Cosenza, proseguono i Workshop di CAP18 che entra nel vivo nelle giornate del 23 e del 24 maggio dedicate alla presentazione dei progetti grafici

Proseguono a ritmo serrato le iniziative di CAP18 – Comunicare al presente, l'evento dedicato al design e alla comunicazione, che ha preso il via sabato 19 maggio e che si concluderà ufficialmente il 31 maggio.
Una settimana ricca di appuntamenti e incontri, dialoghi, worskhop pratici organizzati da chi lavora nel settore e ne conosce ogni segreto.
La giornata di ieri ha visto protagonisti i docenti Unical Emanuela Fadda, Marcello Walter Bruno e Daniele Gambarara, rispettivamente impegnati nei Dialoghi 4 Signi-fire Ha ragione Don Norman, 5 La svolta verbo visuale e 6 Libri rifiutati dagli editori. Libri rifiutati dai lettori. Quest'ultimo dialogo ha visto la partecipazione del presidente Meme, Marina Simonetti, di Florindo Rubbettino presidente della Rubbettino Editore e della Rubbettino Industrie Grafiche, e di Elena Mirabelli editor e co-fondatrice di Arcadia book&service. Una discussione, tenuta alla Ubik di Cosenza, avviata dalle difficili scelte operate degli editori che devono guardare contestualmente, sia al mercato che agli autori.
Qut'oggi, invece, spazio al workshop 4 Parole da segnare tenuto dalla docente Unical Donata Chiricò e Giovanni De Luca, una full immersion nella Dattilologia e comunicazione visivo-gestuale tenuto in collaborazione e partecipazoine di alcuni studenti "segnanti".
Intanto alla BAU venivano presentati dei progetti aziendali, un'intera giornata dedicata alle esperienze e i case history delle più prestigiose agenzie del territorio.

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A partire da Elle17, l'agenzia di pubblicità e comunicazione guidata da Lonia Fiordalisi e Manolito Cortese che annovera tra i suoi principali clienti Distilleria Caffo, titolare dell' Amaro del Capo e che, proprio alla platea di CAP18, ha raccontato l'operazione di restyling, che nel 2015 ha riguardato il noto amaro.
A seguire, Francesco Marsico, titolare dell'agenzia Zona Pi, si è reso testimone di un'altra azienda apprezzata a livello internazionale, Amarelli, di cui ha curato il restyling del marchio per il museo della liquirizia e l'allestimento interno del factory store.
Storie simili attraverso le quali, entrambe le agenzie hanno messo in luce le esigenze delle aziende, lo studio che si cela dietro ogni richiesta e le motivazioni che portano ad optare per una scelta grafica rispetto ad un'altra.
A loro hanno fatto eco Francesco Paciola, titolare del brand Manocchio, nato quasi per caso e che riprende con ironia, detti e modi popolari, coniugando la passione per la grafica al design e alle richieste del mercato, e Angela e Annarita, rappresentati dell'agenzia Bla Bla Lab, responsabili del portale Silasposi.it, che hanno portato a CAP18 la passione e l' opportunità di lavorare nel design per il settore matrimoni.