Rende (Cs), Greco: "Su crisi commercio basta strumentalizzazioni"

"Nella Città di Rende non sono mai mancati i campioni della ricerca di facili consensi che oggi profetizzano di una stagione di marginalizzazione e periferizzazione frutto di vaneggiamenti estivi". Apre così la nota del consigliere comunale Marco Greco, capogruppo di Laboratorio Civico.

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"Ci si arroga il diritto, dal centro di arene costruite ad hoc da pochi numeri e da nulla di certo, di fare affermarmazioni gratuite e fuorvianti fondate sul nulla, quando, invece, il sindaco di Rende Marcello Manna ha governato bene in un contesto amministrativo deteriorato che andava sostanzialmente ristrutturato in funzione dei bisogni organizzativi della struttura (riconoscimento del tempo pieno), ma anche in relazione ai bisogni della comunità. Sorge spontanea una domanda: i pochi soggetti protagonisti di serate di feste che precedono la stagione estiva (che si tengono nella location tanto bistrattata quanto più amata Via Rossini, ardore della fiamma "crisi sì, crisi no. Se crisi sì, allora è colpa del sindaco Manna") sono a conoscenza dell'attività dell'amministrazione comunale e che, soprattutto, non vi possono essere responsabilità dirette con la vicendevole frequentazione di luoghi e locali tra i comuni di Rende e Cosenza, dettate dalla tendenza del momento? – continua il consigliere Greco – mi pare alquanto azzardato continuare a trascinare questo paragone tra le due città. Una situazione normale che accomuna ogni centro medio-grande con uno più grande. A Rende, invece, ciò che appartiene alla normalità, nell'ambito delle dinamiche che movimentano il settore del commercio appare come la crisi del commercio. La chiusura di un noto locale di via Rossini non è certo indice di crisi economica e irreversibile. Inutile quindi continuare a strumentalizzare questa situazione. E poi, nel nostro caso, è bene parlare di un'unica area urbana, di condivisione e non di competizione, come più volte puntualizzato dal nostro primo cittadino. Fomentare visioni personali, rispetto al fatto che l'attuale amministrazione non abbia governato bene, appare pressappoco inutile, in quanto, le opposizioni sono carenti di una visione reale e compiuta della città. Stiamo portando a termine, finalmente, opere incompiute e, con lungimiranza, avviando percorsi di condivisione della fruizione e della gestione che, ovviamente, implica la necessità di percorsi politici che realizzino servizi a disposizione dell'intera comunità; questo significa creare le condizioni perché si arrivi in maniera concreta alla realizzazione della città unica".