C'è un indagato per l'incidente stradale sull'A1 che ha portato alla morte dell'avvocato Stanislao Acri, della moglie Daria Olivo, entrambi di 35 anni, e del loro figlio di 6 mesi, Pier Emilio, tutti di Rossano Calabro.
Acri era conosciuto nella città ionica calabrese. Attivista del Movimento 5 Stelle, nel 2016 era stato candidato sindaco della città, non arrivando però al ballottaggio. La famiglia stava rientrando a Rossano dopo alcuni giorni trascorsi a Roma.
Ipotizzando l'omicidio colposo plurimo, riporta il quotidiano "La Repubblica", la Procura di Frosinone ha aperto un'inchiesta a carico del conducente del furgone che attorno alle 13 di domenica, nel tratto autostradale compreso tra i caselli di Ceprano e Pontecorvo, si è scontrato con la Fiat Punto su cui viaggiavano padre, madre e il loro figlio di sei mesi. Il sospetto della polizia stradale è che l'automobilista, un uomo di Cuneo, possa essersi distratto mentre parlava al cellulare.
--banner--
I testimoni - si legge sulle colonne del celebre quotidiano nazionale - ascoltati dagli investigatori avrebbero infatti riferito che, in condizioni normali di traffico, all'improvviso il furgone avrebbe tamponato l'utilitaria, che a quel punto ha iniziato a carambolare. Dubbi che hanno portato la Polstrada di Frosinone a sequestrare subito il cellulare all'indagato, per cui è stato disposto anche l'esame tossicologico.
Domani invece verrà eseguita l'autopsia sulle salme delle vittime.