Cimitero dei Migranti sempre più al centro dell'attenzione internazionale. Corbelli: "A Tarsia inviati, studiosi, scrittori e grandi artisti da tutto il mondo"

Sempre più al centro dell'attenzione mondiale la grande opera umanitaria del Cimitero internazionale dei Migranti, che continua a richiamare a Tarsia gli inviati di prestigiose testate straniere, studiosi, scrittori e grandi artisti di diverse, lontane Nazioni. Dal Brasile alla Germania, dal Mondo Arabo alla Svizzera, dalla Francia agli Stati Uniti, dall'Inghilterra all'Austria, da Israele al Vaticano...! Continua dunque a Tarsia, nella oramai immediata vigilia dell'inizio dei lavori, l'arrivo di inviati di prestigiosi media, giornali, radio e tv, di scrittori francesi (che scriveranno un libro), studiosi, antropologi inglesi e americani, studenti europei d'Oltrealpe del Progetto Erasmus Plus(che hanno realizzato un report per il Parlamento europeo) per "raccontare e studiare questa grande opera di civiltà e di pace, che, afferma Franco Corbelli, leader del Movimento Diritti Civili, darà dignità alle vittime dei naufragi nel Mediterraneo(oltre 1400 i migranti che hanno perso la vita dall'inizio dell'anno). Questi morti(uomini, donne e bambini) non li dobbiamo mai dimenticare, ma dare a tutti loro una degna sepoltura, un ricordo e un riferimento, dove poterli un giorno andare a trovare, per i loro familiari dei diversi, lontani Paesi del mondo".

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Gli ultimi ad essere arrivati la scorsa settimana a Tarsia, accolti dal sindaco Roberto Ameruso e da Corbelli, dove sono rimasti per 5 giorni, da martedì a sabato sera, per realizzare una serie di reportage e anche un bellissimo documentario sul luogo dove sorgerà la grande opera, sono stati l'inviata Andrea Walter di una importante, prestigiosa rivista tedesca, Mare, diffusa oltre che in Germania, anche in Austria e Svizzera, e uno dei fotoreporter più famosi del mondo, Francesco Zizola, vincitore di prestigiosi premi internazionali, come World Press Photo of the Year, che da oltre 30 anni, come viene ricordato su Wikipedia, realizza reportage per importanti media stranieri(The New York Times,Stern, Der Spiegel, El Mundo...), autore tra l'altro di diversi libri (premiati a livello mondiale) e, per molte tv internazionali, speciali sul dramma dei migranti e sulle condizioni dei bambini poveri del mondo (suo il primo servizio in fondo al mare di Lampedusa, dentro il barcone affondato, un anno dopo la tragedia del 3 ottobre 2013). Hanno realizzato una serie di reportage, servizi fotografici sul posto, in municipio, con interviste al sindaco Ameruso, e nel piccolo paese e, con l'utilizzo di un drone, anche un documentario su Corbelli(promotore della grande opera per la cui realizzazione lotta ininterrottamente da oramai 5 anni) direttamente nel sito dove sorgerà la grande opera umanitaria, che saranno, dalla rivista tedesca, diffusi in Germania, Austria e Svizzera. Grande soddisfazione viene espressa da Corbelli per questa attenzione internazionale che, afferma, "premia l'impegno civile di una regione, solidale e accogliente, la Calabria, e di un Paese, l'Italia, che non è certamente quello rappresentato dal ministro anti-migranti Salvini e da questo Governo populista! Questo crescente interesse di prestigiosi media internazionali, scrittori, studiosi, parlamentari(come il deputato francese Paul Christian) e grandi artisti stranieri(come la star israeliana Noa), è un fatto straordinario che dimostra il valore universale della grande opera umanitaria che continua a far parlare il mondo ancor prima di essere realizzata! E' il messaggio eccezionale di accoglienza, di pace e di civiltà che il Cimitero internazionale dei Migranti rappresenta che va al di là della stessa ultimazione materiale dell'opera. I lavori, il cui primo stralcio(finanziato dalla Regione Calabria) è stato già aggiudicato, dopo un regolare bando, dovrebbero infatti iniziare a giorni dopo un ultimo atto burocratico, atteso da Roma. La grande opera monumentale(che sarà, per la umanità e le future generazioni, luogo storico di memoria e di riflessione, sulla immane tragedia dell'immigrazione, per quanti, da ogni parte del mondo, verranno in futuro a visitarla), sorgerà su un 'area di oltre 27mila mq, a breve distanza dall'ex campo di internamento fascista più grande di Italia (quello di Ferramonti di Tarsia, luogo di prigionia ma anche di grande umanità) e sarà intitolata al bambino siriano Aylan Kurdi".