Uno scrittore calabrese finalista al Premio Brancati

"Vita e morte delle aragoste" (Voland), secondo romanzo del calabrese Nicola H Cosentino gioca la partita dell´ultimo match per l´assegnazione del Premio Brancati 2018, sezione giovani. Cosentino, classe 1991, scrittore e studioso di Cosenza, laureato in scienze politiche e relazioni internazionali, cura un progetto di ricerca sulle distopie contemporanee, nella Londra degli studi culturali, presso l'Università di Westminster.

Come una passeggiata nella vita, Antonio e Vincenzo protagonisti del romanzo, raccontano di sentimenti e di società in contesti contemporanei. In primo piano l'amicizia (che, se vera, ha più chance dell'amore di durare per sempre) e la crescita (che ha bisogno di mutazioni profonde, come l'aragosta che per crescere deve buttare via il proprio carapace).

Niente è trascurato dell´analisi possibile di una società fatta di rapporti umani ancora esistenti.

Dalla gioventù all´età adulta, "Vita e morte delle aragoste" è un diario niente affatto cronologico capace di far assaporare al lettore il gusto dell´essere e dei legami umani ed è in questo aspetto che viene fuori l´animo (e la penna) dello studioso che sapientemente si lega a quella dello scrittore.

"Ecco, quando ero con lui, anche se è difficile da spiegare, non mi sentivo affatto l´eroe della mia vita. Ero la spalla della sua"(dalla quarta di copertina).

A contendersi il traguardo del prestigioso Premio Zafferanese Claudio Volpe, La traiettoria dell'amore, Laurana; Anna Giuricovich Dato, La figlia femmina, Fazi. La cerimonia di premiazione avrà luogo sabato 22 settembre nella splendida e storica cornice di Zafferana Etnea.

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