Cosenza, Assalone (Flc Cgil): "Anno scolastico, quanti ritardi. Avvio compromesso"

"Lo abbiamo denunciato oltre da fine agosto ed abbiamo continuato a farlo fino ad oggi: il regolare avvio dell'anno scolastico sarebbe stato compromesso, e pesantemente. Avevamo purtroppo ragione.
Ancora non sono terminate le operazioni di mobilità e di reclutamento per le scuole superiori, ancora devono essere effettuate le convocazioni per i contratti a tempo determinato compreso addirittura il sostegno, ancora ci sono operazioni di miglioramento cattedra in atto, ancora rettifiche ed integrazioni ai movimenti annuali. Sezioni delle sperimentazioni "internazionale" prive dei lettori di lingue straniere". Lo sostiene Pino Assalone – segretario provinciale della FLC-CGIL.

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"Una vergogna! Questa situazione è di una gravità inaudita, perché lede il diritto allo studio di centinaia di alunni della nostra provincia, il diritto all'assistenza di diversi ragazzi diversamente abili, il diritto dei docenti a lavorare. Diversi i responsabili di questo degradante stato delle cose.
Certo il CSA di Cosenza che ha dimostrato con ogni evidenza la propria inadeguatezza a gestire una situazione che, tutto sommato, dovrebbe avere i caratteri dell'ordinarietà: ogni anno ci si trova ad affrontare queste scadenze ed una corretta organizzazione vorrebbe che ci si attrezzasse per tempo.
Insieme al CSA, la gran parte dei Dirigenti Scolastici della nostra provincia che, nonostante il pagamento dei docenti non gravi da anni sul budget delle scuole, colpevolmente non chiamano gli aventi diritto e sono dunque corresponsabili pienamente della lesione dei diritti sopra elencati.
Infine l'USR che dovrebbe svolgere un'azione di verifica e di controllo su quanto svolgono i CSA e i Dirigenti Scolastici, ma che anche su queste delicate questioni preferisce "non vedere, non sentire, non parlare", nonostante sia ben a conoscenza dell'insostenibilità di quanto accade.
Del resto, non stupisce l'assordante silenzio dell'USR, che appare una cifra costante come facilmente si verifica constatando il vergognoso immobilismo in quei casi di situazioni torbide, note all'opinione pubblica di tutta la regione, come quelle del Liceo di Trebisacce o dell'Istituto "Cosentino-Todaro" di Rende che meriterebbero ben altre attenzione e capacità di intervento".