Rende (Cs), Mirabelli: “Riconferma Manna premia lavoro quotidiano basato su competenza amministrativa e profonda conoscenza delle leggi”

"La vittoria di Marcello Manna alle amministrative del Comune di Rende fornisce due indicazioni principali. La prima è che gli elettori hanno respinto l'idea, prima ancora che la proposta, di un ritorno al passato mascherato da innovazione (e da uno slogan cinematografico anni Ottanta). Ovvero della riproposizione nella competizione elettorale di figure d'antan, che di certo hanno avuto il merito di disegnare gran parte della Rende attuale, ma che risulta oramai appartenere alle teche del tempo fu. Come tale è stata giudicata dagli elettori, nonostante (o forse soprattutto) raffazzonati tentativi dell'ultimo minuto di formare una presunta coalizione "riformista" dall'odore stantio e dalle immagini scolorite. La seconda indicazione riguarda il giudizio di merito rivolto nei confronti dell'amministrazione uscente. Gli elettori hanno infatti giudicato positivamente la "forza tranquilla" di Marcello Manna, un sindaco che senza slogan e proclami ha lavorato per cinque anni con saggezza "di formica", badando a mettere a posto conti e bilanci, sanando i deficit ereditati dalle amministrazioni precedenti. Manna si è posto col fare del "padre di famiglia", considerando i cittadini rendesi come la sua comunità-famiglia di cui prendersi cura".

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"Niente annunci roboanti, nessuna forma di arroganza nelle interazioni pubbliche, pochi fronzoli e molta sostanza in un lavoro quotidiano basato sulla competenza amministrativa e la profonda conoscenza delle leggi. Ecco, è forse questa la base che ha orientato la scelta di molti elettori: il riconoscimento della competenza e della serietà del sindaco. D'altronde, nel "gioco" dell'amministrazione pubblica, la vera differenza tra le persone la fa la conoscenza della leggi rispetto all'improvvisazione (o alla pretesa di "farle", le leggi, in base alla propria volontà). Gli elettori rendesi hanno compreso che una democrazia partecipata, con un'amministrazione che definisce passo dopo passo gli obiettivi da raggiungere, è preferibile alla figura idealtipica dell'uomo solo al comando, che decide senza coinvolgere. Dunque 'la meta è il passo': della comunità rendese sarebbe certo orgoglioso Jorge Luis Borges". Lo scrive, in una nota, Francesco Mirabelli, già consigliere comunale di Rende (Cs).