Mancato finanziamento del complesso turistico Laghi di Sibari, Aieta risponde a Gallo

"In risposta al collega Gianluca Gallo relativamente al mancato finanziamento del complesso turistico Laghi di Sibari é necessario chiarire alcuni aspetti che lo stesso Gallo conosce ma che tralascia perché condizionato dal clima elettorale.
Ben conosce il consigliere Gallo che gli specchi acquei e le strutture di accosto del complesso turistico dei Laghi di Sibari, ferma la rilevante funzione da essi svolte nell'ambito della rete nautica regionale, afferiscono a fattispecie del tutto distinta dai porti, in quanto ricadenti su terreni privati e comunque non ricompresi nel demanio marittimo. I porti, infatti, rientrano nella incontrovertibile accezione giuridica di opere ed infrastrutture ricadenti, a norma del Codice della Navigazione, sul demanio marittimo". Lo si legge in una nota di Giuseppe Aieta, Presidente Commissione regionale Bilancio e Programmazione.

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"Non sarà sfuggito al consigliere Gallo che la suddetta distinzione è chiaramente espressa nel Piano Regionale dei Trasporti - approvato in questa legislatura dopo un vuoto di oltre 20 anni - che, tra l'altro, ricomprende una puntuale ricognizione dei nodi esistenti della rete nautica regionale rispettosa delle richiamate pronunce giurisprudenziali qualificando come "Marina privato" il complesso turistico dei Laghi di Sibari.
E dunque, per quanto qui per l'ennesima volta specificato, piani di finanziamento, avvisi esplorativi e quant'altro che si riferisca all'accezione giuridica di porto non possono ricomprendere il complesso turistico dei Laghi di Sibari, in ragione della qualifica di "Marina privato" ad esso associata nel Piano Regionale dei Trasporti.
Ben diverso è il tema delle esigenze di intervento infrastrutturale sul Canale degli Stombi - accesso via mare al complesso turistico – sollevato nelle considerazioni del Consigliere Gallo in commistione - che non può che apparire quantomeno strumentale - con le iniziative riferite alla portualità.
A questo proposito deve evidenziarsi che la qualificazione di via navigabile del Canale degli Stombi, come peraltro chiarito dallo stesso Consigliere Gallo, ha visto la luce con un intervento normativo ad hoc proprio in questa legislatura, dopo decenni di infruttuosi avvitamenti sull'argomento.
Il suddetto intervento normativo consente oggi la legittima destinazione di risorse pubbliche alle esigenze di navigabilità del canale, destinazione che non è in nessun modo preclusa da iniziative - quali l'avviso esplorativo pubblicato la scorsa settimana - finalizzate alla formazione di un quadro di esigenze per la realizzazione di nuovi porti.
Un'ultima notazione occorre fare rispetto alle somme che il Consiglio Regionale, sempre in questa legislatura, ha destinato alla manutenzione della via navigabile Canale degli Stombi che, forse un po' frettolosamente, il Consigliere Gallo definisce "... ancora insufficienti, ma comunque maggiori rispetto alle previsioni iniziali".
Ebbene, giusto per la precisione che la situazione merita, le somme a cui si riferisce il consigliere Gallo ammontano a 180.000 Euro di cui 80.000 Euro iscritte nel bilancio regionale nelle annualità 2018 e 2019.
A tutt'oggi il Comune di Cassano allo Jonio, soggetto beneficiario del finanziamento, non ha rendicontato alla Regione nemmeno un Euro guadagnandosi - quella posta di bilancio - la qualifica giuridica di residuo di bilancio regionale.
Suggerisco al collega Gianluca Gallo maggiore cautela nella selezione del bersaglio delle proprie rappresaglie politiche, rimarcando la trasparenza ed oggettività dell'azione della Giunta Regionale nel settore della portualità, come negli altri settori, perché in questi anni si é privilegiato il rapporto con i Comuni che mai, come adesso, hanno potuto sperimentare la corposa solidarietà istituzionale profusa dalla Regione".