Beraldi (Federimprese Calabria-C.L.A.A.I): “Dati allarmanti dal Rapporto Svimez 2019, sinergia fra pubblico e provato per invertire la rotta”

"Il rapporto Svimez 2019 disegna un quadro che allarmante è dir poco, lo squilibrio fra sud e centro-nord si allarga anno dopo anno e c'è bisogno di politiche strutturali e di maggiori sinergie fra pubblico e privato". Questo il primo commento di Francesco Beraldi, Presidente di Federimprese Calabria-C.L.A.A.I., dopo la pubblicazione del rapporto Svimez 2019. Un documento che rappresenta il ritardo del mezzogiorno d'Italia in termini di competitività, di infrastrutture, di politiche del lavoro e sociali in grado di invertire il processo di spopolamento e di impoverimento sociale ed economico.

"Svimez ci dice che il gap occupazionale fra sud e centro-nord si allarga anno dopo anno, nel mezzogiorno d'Italia si registrano 260mila occupati in meno rispetto al 2018 e la disoccupazione giovanile si attesta intorno al 29%, la peggiore di tutte le regioni d'Europa. Dall'inizio del 2019 – prosegue Beraldi – hanno lasciato il sud più di 2milioni di persone, il 30% delle quali in possesso di una laurea. L'arretratezza infrastrutturale penalizza anche il pendolarismo lavorativo, con la Calabria ultima che esprime un 2,2% totale di forza lavoro pendolare. In ultimo dobbiamo registrare un tasso di occupazione femminile del 31,1%, siamo la quartultima regione europea, e un salario nominale medio inferiore del 25% a quello delle regioni del centro-nord. Con questo quadro abbiamo bisogno di invertire la rotta, e subito. Auspichiamo che a partire da questa analisi si formino a tutti i livelli tavoli di concertazione fra enti pubblici e organizzazioni private in modo da poter mettere in campo ogni azione necessaria ad un cambio di passo".

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