Cosenza, il Consiglio comunale approva le pratiche finanziarie all'ordine del giorno

Il Consiglio comunale, presieduto da Pierluigi Caputo, ha approvato nella seduta di oggi le pratiche finanziarie all'ordine del giorno, deliberando le aliquote IMU in misura massima, a decorrere dal 1° gennaio 2020, ai sensi del D.lg.vo 267/2000, art. 251 comma 1 L. 27 dicembre 2019 nr. 160; e l'attivazione delle entrate proprie a seguito della dichiarazione di dissesto finanziario (art. 246 comma 4 e 251 comma 5 del D.lgs nr. 267/2000).

Le pratiche all'ordine del giorno hanno ricevuto il via libera dal Consiglio comunale con 14 voti a favore e 6 astensioni (da parte della minoranza). La discussione sui due punti all'ordine del giorno (approvazione della delibera delle aliquote IMU e l'attivazione delle entrate proprie) è stata unificata, su richiesta del capogruppo del PD Damiano Covelli.

Il consigliere Covelli ha suggerito di accorparne la discussione, considerata anche la circostanza che la commissione bilancio le aveva già approvate all'unanimità con un solo voto di astensione.
Il segretario generale Alfonso Rende ne ha dato lettura in aula sintetizzando le due proposte sottoposte all'attenzione del Consiglio.
Questi alcuni passaggi della deliberazione di Consiglio:
"Considerato che l'art.251 comma 3 del D.lg.vo 267/2000, prevede che per le imposte e tasse locali di istituzione successiva alla deliberazione del dissesto, l'organo dell'ente dissestato che risulta competente ai sensi della legge istitutiva del tributo deve deliberare, entro i termini previsti per la prima applicazione del tributo medesimo, le aliquote e le tariffe di base nella misura massima consentita e visto che
dunque, ancorchè l'art. 1 - Comma 779 consenta di approvare le delibere concernenti le aliquote oltre il termine di approvazione del bilancio di previsione per gli anni 2020-2022 e comunque non oltre il 30 giugno 2020, l'ente intende prendere atto della nuova disciplina e deliberare le aliquote al massimo di legge a far data dal 1° gennaio 2020, riservandosi ogni ulteriore atto successivo, secondo il seguente schema, il Consiglio comunale ha approvato le seguenti aliquote I.M.U. in misura massima per come di seguito specificato, a decorrere dal 1° gennaio 2020:

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Il Consiglio comunale ha, inoltre, approvato anche l'attivazione delle entrate proprie a seguito della dichiarazione di dissesto finanziario (art. 246 comma 4 e 251 comma 5 del D.lgs nr. 267/2000).
Nella deliberazione approvata dal Consiglio si legge che "preso atto che l'art. 251 del medesimo D.lvo n. 267/2000, al comma 5, prevede che, per il periodo di cinque anni decorrente dall'anno dell'ipotesi di bilancio riequilibrato, ossia dal 2020, ai fini della tassa di smaltimento dei rifiuti solidi urbani, gli enti che hanno dichiarato il dissesto devono applicare misure tariffarie che assicurino complessivamente la copertura integrale dei costi di gestione del servizio e, per i servizi produttivi ed i canoni patrimoniali, devono applicare le tariffe nella misura massima consentita dalle disposizioni vigenti. Preso inoltre atto che, per i servizi a domanda individuale il costo di gestione deve essere coperto con proventi tariffari e con contributi finalizzati almeno nella misura prevista dalle norme vigenti, il Consiglio approva le tariffe per i servizi pubblici a domanda individuale, dando atto che le tariffe, contribuzioni e le entrate specificatamente destinate consentono la copertura dei costi per i servizi a domanda individuale in misura complessiva pari al 62,52%. Viene inoltre precisato che le entrate e le spese, nonché la relativa percentuale di copertura per alcuni servizi a domanda individuale, con particolare riferimento ai servizi relativi al servizio di mensa scolastica, asili nido, servizi pre e post scuola, baby parking e assistenza alle famiglie con soggetti disabili, sono stati calcolati tenuto conto delle esigenze e della copertura teorica per l'intera annualità. Una ulteriore precisazione viene fatta sottolineando che "per tali servizi, le entrate e le spese sono calcolati in attesa degli eventuali stanziamenti che si renderanno effettivi dopo l'approvazione del bilancio stabilmente riequilibrato e successiva variazione di bilancio".
La delibera di Consiglio aggiorna ed approva anche le tariffe relative al Cosap – canone di occupazione di spazi ed aree pubbliche, previste dall'apposito regolamento.
Prima dell'approvazione delle pratiche all'ordine del giorno il dibattito aveva fatto registrare nuovamente l'intervento del capogruppo del PD Damiano Covelli e dei consiglieri comunali Enrico Morcavallo e Bianca Rende ai quali ha poi replicato il Sindaco Mario Occhiuto.
Covelli ha preliminarmente ringraziato il dirigente del settore bilancio, Avv.Francesco Giovinazzo "che nella seduta della commissione bilancio – ha detto Covelli -ci ha illustrato le pratiche". Con riferimento alla pratica finanziaria relativa all'attivazione delle risorse proprie Covelli ha sottolineato ancora che "questa parte politica è interessata al bene della città, perché la minoranza è una forza politica responsabile ed ha già garantito a suo tempo che venisse approvata la pratica di variazione e anticipazione di cassa per il pagamento degli stipendi ai dipendenti comunali e ai lavoratori delle cooperative e di Ecologia Oggi che altrimenti avrebbero avuto serie difficoltà a dicembre scorso a percepire stipendio e tredicesima. Anche oggi, se non ci fossero in aula i consiglieri di minoranza, la pratica non potrebbe essere approvata e la città non potrebbe ricevere ben 17 milioni di euro di trasferimenti statali.
E data la situazione di dissesto nella quale il Comune versa – ha detto ancora il capogruppo del PD - Dio solo sa quanto è necessario che entri nelle casse comunali quella cifra. Siamo qui a garantire che arrivino i trasferimenti statali, al contrario di altri che utilizzano altri metodi per rivendicare postazioni. Ognuno ha il suo stile. Oggi abbiamo dato un'ulteriore prova di responsabilità per il bene collettivo. Saremo sempre presenti in aula sulle questioni che riguardano l'interesse collettivo". E ha annunciato il voto di astensione per garantire l'approvazione.
Anche il consigliere Enrico Morcavallo, nell'anticipare il suo voto di astensione, ha espresso delle osservazioni sull'assenza dei numerosi consiglieri di maggioranza. "Di fronte ad alcune pratiche di vitale importanza per l'Ente – ha detto Morcavallo – è inspiegabile come si verifichino certe assenze. Anche l'assenza del Presidente della commissione bilancio lascia senza parole, perché si tratta di approvazioni importanti per le casse comunali. E' un dato negativo che nella maggioranza ci siano tutti questi assenti".
Nell'intervento successivo, la consigliera comunale Bianca Rende si è associata agli auguri formulati ai nuovi eletti. "Si apre un'opportunità oggettivamente straordinaria – ha detto -. Avere un Presidente regionale della città, non può che rappresentare un'opportunità, per i problemi e le criticità che affliggono Cosenza. Rende ha avuto parole di apprezzamento anche per l'elezione al Consiglio regionale del Presidente del civico consesso Pierluigi Caputo, "persona garbata e intellettualmente onesta", ed anche per Luca Morrone e Carlo Guccione, che ha definito "una roccia". "Con questi presupposti non potrà che essere prodotto un lavoro positivo".
Bianca Rende ha poi chiesto di fare chiarezza sui cantieri in corso in città, soprattutto per quel che concerne i tempi di realizzazione. "E poi – ha aggiunto – c'è tutta la questione della sanità e dell'ospedale. Tra le altre priorità, Rende ha indicato la questione dei trasporti e dell'Amaco. "Spero – ha detto ancora – che questa questione si risolva a favore della qualità del trasporto cittadino, soprattutto per i giovani, che allo stato attuale è da terzo mondo. Bisogna tracciare una linea Maginot su quello che è stato e quello che sarà. Mi auguro che i commissari dell'organismo di liquidazione faranno chiarezza sull'entità del debito e sulle responsabilità e su come sono stati spesi i soldi nell'ultimo periodo. Il futuro sarà di lacrime e sangue. La situazione del dissesto impone delle scelte di fronte alle quali ci poniamo con altissimo senso di responsabilità. La nostra astensione è d'obbligo, ma dobbiamo garantire l'approvazione anche perché si tratta di pratiche di adeguamento a termini di legge. Su tutto il resto, le questioni andranno condivise, a cominciare dalla massima condivisione sull'approvazione del bilancio." Al termine del suo intervento la consigliere Bianca Rende ha sottolineato "la necessità che tutta la deputazione calabrese, con in testa la governatrice Santelli, chieda al Governo nazionale, per il Comune di Cosenza, un decreto salva debiti, come è stato fatto da Roma e Catania. Dobbiamo rappresentare un fronte compatto ed unito per far uscire Cosenza dalla situazione in cui si è trovata. Occorre lasciar lavorare i commissari e pensare al bene della città che non può avere una prospettiva di mancato sviluppo. Anche se le postazioni in campo rimangono quelle dell'inizio della consiliatura".
Si è poi registrata la replica del Sindaco Mario Occhiuto che ha iniziato il suo nuovo intervento ringraziando anche i consiglieri di minoranza che hanno dichiarato di avere un atteggiamento responsabile. Poi il Sindaco ha fornito alcune precisazioni sul dissesto. "Il dissesto lo abbiamo trovato nel 2011. Basta far riferimento ai bilancio del passato. Qui non si tratta di individuare responsabili. Stiamo monitorando a partire dagli anni '80 le spese correnti per capire quelle spese chi le aveva immaginate e come hanno gravato sul bilancio. Quelle spese, sommate al numero sproporzionato dei dipendenti, hanno gravato l'ente di una massa debitoria che abbiamo trovato al nostro arrivo. Nel 2011 avremmo potuto dichiarare il dissesto, ma non l'abbiamo fatto, optando per il predissesto. Ci siamo anche opposti alla Corte dei Conti regionale che bocciò il piano di riequilibrio. Abbiamo continuato ad offrire dei servizi alla cittadinanza con grande senso di responsabilità e abbiamo ridotto buona parte delle spese, tant'è che l'indebitamento è rimasto com'era nel 2011, nonostante il taglio dei trasferimenti. Anche rispetto alle Cooperative, abbiamo fatto scelte difficili, che rivendichiamo. Non possiamo, però, ogni volta richiamare il dissesto che sarà nelle mani dei liquidatori. Va detto che anche il dissesto è un'opportunità per il Comune di Cosenza. Non possiamo evocare il dissesto perché per il futuro c'è un bilancio riequilibrato che conterrà le spese che abbiamo sempre sostenuto (servizi essenziali, welfare, ecc.) e che sono legate alle entrate. Oggi noi dobbiamo aumentare il più possibile le entrate e cercare di mantenere lo stesso livello di spesa, riguardo al sociale, che abbiamo garantito ai cittadini. E' giusto che queste scelte si facciano insieme e che si affrontino con spirito costruttivo. L'approvazione del bilancio va fatta subito, in quanto è la condizione essenziale per offrire i servizi ai cittadini".