Tentato omicidio ospedale di Corigliano, l'avvocato Ettore Zagarese: "Necessario fare chiarezza sulla dinamica e le responsabilità"

Sarà lo studio legale dell'avvocato Ettore Zagarese, così come da volontà dei familiari, ad assumere la difesa del trentasettenne cariatese C.A., indagato per il tentato omicidio avvenuto giorni scorsi presso l'ospedale di Corigliano. L'uomo, in preda ad agitazione psico-motoria dettata dalle sue condizioni mentali, aveva aggredito nel pronto soccorso un cittadino bulgaro colpendolo ripetutamente tanto da rendere necessario il suo trasporto con elisoccorso nel nosocomio di Cosenza.

Il difensore ha espresso, prima di tutto, la solidarietà della famiglia dell'indagato al malcapitato e gli auguri per una pronta guarigione, senza conseguenze.

È necessario, però, evidenziare come l'intera vicenda presenti numerose zone d'ombra, non riferibili all'evento in sé, che non si contesta, ma rispetto al quale si esprimono forte rammarico e perplessità riguardo la dinamica. Occorre chiarire su chi ricadano le effettive responsabilità su quanto accaduto: se sul difeso che ha sì aggredito ma che da giorni si trovava in conclamate condizioni di gravissimo turbamento mentale, che lo indicavano quale soggetto meritevole di particolari e attenti controlli, o su chi aveva il dovere di prevenire e vigilare affinché tutto ciò non avvenisse.

Sulla necessità che si verifichino le effettive condizioni mentali di C.A, il GIP c/o il Tribunale di Castrovillari, su richiesta del Pm e con il concorde assenso della difesa, ha disposto l'incidente probatorio nominando un perito psichiatra che dovrà accertare la capacità di intendere e volere dell'imputato al momento del fatto unitamente alla sua capacità di stare in giudizio e alla vigenza di pericolosità sociale.

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L'episodio. I fatti risalgono ad inizio maggio quando l'uomo aveva aggredito nel pronto soccorso dell'ospedale di Corigliano un cittadino bulgaro, che si trovava in sala d'attesa per essere visitato a seguito di alcune escoriazioni riportate in una caduta. Le condizioni di salute del bulgaro erano apparse complicate e fu predisposto il suo trasporto con elisoccorso nel nosocomio di Cosenza, dove l'uomo si trova ancora. Il 37enne, invece, era stato arrestato dai militari della Stazione di Corigliano Calabro Centro.