Perrone (Rifondazione Comunista): "Sanità calabrese stretta nella morsa di tagli e cattiva gestione"

L'aggravarsi della già drammatica situazione dei conti che emerge dal Documento di Bilancio 2020-"2022, evidentemente, impone un ulteriore taglio dei servizi essenziali per i cittadini, anziani, famiglie e malati.

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La sanità calabrese è da sempre stretta nella morsa dei tagli e della cattiva gestione, a rimetterci purtroppo però sono i pazienti, come a dire: oltre il danno la beffa. Un ulteriore colpo basso arriva dalla scellerata decisione di voler chiudere la farmacia territoriale costringendo così i pazienti a doversi rivolgere nei due distretti individuati nel piano di razionalizzazione: a San Giovanni in Fiore per chi risiede a Cosenza e ad Acri per chi risiede a Rende. È evidente che questa scelta, qualora dovesse concretizzarsi sarà lesiva di un diritto fondamentale quale quello alla salute. Un diritto che spesso, qui a queste latitudini, viene messo a dura prova.

Ricordiamo che la farmacia territoriale dispensa farmaci considerati "necessari" e che non possono essere distribuiti dalle comuni farmacie proprio per le loro specificità e che coloro i quali ne usufruiscono sono spesso pazienti fragili, i quali sono già messi a dura prova dalla malattia e che andrebbero tutelati e agevolati il più possibile nel loro percorso assistenziale e di cura. Non bastano le lunghe file in piedi per prelievi e visite di controllo (attese che si sono ulteriormente prolungate sotto la scure della pandemia) ma si aggiunge a questo l'ulteriore disagio di non avere la certezza di riuscire a reperire i farmaci.

Tutto questo ci sembra una sciagurata assurdità; avverseremo questa decisione e martedì 18 agosto ci ritroveremo davanti gli uffici dell'ASP per dire il nostro fermo no alla prosecuzione di questo indecoroso atto". Lo afferma in una nota Angelica Perrone, Rifondazione Comunista - Cosenza