“Aemilia”, il M5S: “Delrio rese dichiarazioni differenti nel 2012”

Due deputate M5s, la reggiana Maria Edera Spadoni e Giulia Sarti della commissione Antimafia, imputano all'ex sindaco di Reggio Emilia e ora ministro Graziano Delrio di aver reso dichiarazioni differenti nel 2012 alla Dda e ieri al processo di 'ndrangheta Aemilia. Nell'elencare "vari passaggi" le due deputate affermano tra l'altro che "ieri il Ministro ha smentito di aver partecipato alla processione del Santissimo Crocefisso a Cutro, feudo del boss Nicolino Grande Aracri, e di aver assistito solo alla messa. Ma nella deposizione del 2012 disse invece che aveva partecipato alla processione e che non ricordava se gli fosse stata indicata la casa di Nicolino Grande Aracri". Poi, "ieri dichiara che 'Fu con l'azione mirata del prefetto De Miro che la coscienza a Reggio divenne per fortuna molto più forte'.

 

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Nella deposizione nel 2012, invece, Delrio aveva detto di non aver 'Mai avuto per osservazione diretta' una 'testimonianza' della presenza della 'ndrangheta sul territorio" nel reggiano. "Sono troppi poi i non ricordo - sostengono Spadoni e Sarti - in merito alle accuse mosse da Bini, ex presidente della Camera di Commercio, che non gli aveva fatto mistero che 'qualcosa di particolare stava accadendo nel mondo dell'autotrasporto'. Il M5S - proseguono - è da un anno e mezzo che chiede che Delrio venga ascoltato in commissione antimafia ma l'Ufficio di Presidenza della commissione non ha mai accolto la richiesta. Il Pd si dovrà assumere la responsabilità politica".