Appalto gestione piscina olimpionica Crotone, accordo collusivo tra amministratori pubblici e soggetti privati

crotone piscinaolimpionicaL'affidamento in gestione della piscina olimpionica di Crotone era, secondo quanto emerso nelle indagini della Digos, il frutto di un vero e proprio accordo collusivo tra i soggetti appartenenti al Comune di Crotone e i soggetti privati appartenenti al Consorzio sportivo, i quali agivano indisturbati attraverso trattative clandestine, fatte di incontri privati e nascosti lontani dalle sedi ufficiali.

Nell'inchiesta sono indagati il sindaco di Crotone Ugo Pugliese e l'assessore comunale allo Sport Giuseppe Frisenda destinatari della misura del divieto dimora insieme a dirigenti comunali e resposabili legali dello stesso consorzio.

Le ipotesi investigative, peraltro, come riporta l'Agi, sono corroborate da una serie di intercettazioni tra i soggetti coinvolti e da una corposa acquisizione documentale dalle quali emerge come il Comune di Crotone non si sia avvalso di una procedura di gara ad evidenza pubblica per la gestione del bene pubblico ma di un affidamento diretto il cui iter e' stato dimostrato essere turbato sin dall'inizio.

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"Il procedimento amministrativo - hanno spiegato gli inquirenti - era turbato in quanto non era piu' la sede naturale del perseguimento dell'interesse pubblico dal momento che gli stessi amministratori comunali agivano violando il principio del buon andamento dell'attivita' amministrativa, accogliendo richieste illogiche e onerose da parte del Consorzio, il quale risultava paradossalmente la parte forte di una trattativa con la pubblica amministrazione. A conferma di cio', nel dicembre del 2018, il Comune di Crotone ha affidato la piscina al Consorzio alle condizioni da quest'ultimo nonostante lo stesso gia' negli anni passati si era reso moroso creando un danno economico ingente, pari ad un milione di euro circa, al Comune che si accollava tutte le spese attinenti la gestione della piscina".