Reggio, se i Giovani Democratici copiano (male) le proposte scritte per Imola

gddocumentocopiatoterdi Simone Carullo - "Le nostre proposte per cambiare verso a Reggio Calabria". Titola così il documento prospettico presentato dai GD all'incontro con i candidati alle primarie del Centro Sinistra. Eppure suona strano, perché leggendo attentamente il documento salta agli occhi l'aggettivo qualificativo "imolese". Scorrendo la pagina si nota una grossolana correzione a penna in cui ad una parola resa illeggibile dallo scarabocchio viene sostituta Reggio. Infine la brutale conferma, nella quarta pagina, sfuggita all'occhio pigro del correttore ecco comparire per due volte il nome di Imola, la città per cui evidentemente era stato scritto il documento programmatico, nel suo sconcertante candore.

Mentre nel testo scritto per il comune emiliano (facilmente reperibile su internet anche sul sito del Pd di Imola) leggiamo "Imola è una città storicamente ben governata ed in cui a collaborazione tra i diversi protagonisti istituzionali [...] non è mai mancata, al fine di perseguire l'interesse generale della nostra comunità", nel documento presentato ai candidati reggini alle primarie si può apprezzare un accenno alla crisi economica ed all'esigenza di uscirne. Cambia l'intro ma il testo è lo stesso: stessi punti programmatici, stesse ricette, stesse aggettivazioni, parola per parola, paragrafo per paragrafo. Tuttavia è proprio la diversità del presupposto, cioè il differente oggetto di studio, che avrebbe dovuto scoraggiare i GD dal riprendere passo passo il documento Imolese. Diverse sono le criticità alle quali dovranno far fronte le due città; diverso il contesto storico, culturale e geografico; diversa l'estensione del territorio; diversi sensibilità e senso civico proprio dei loro abitanti. A Reggio – e rincresce dirlo - ha un senso davvero relativo parlare di Smart City, città dei diritti, città intelligente, città verde e via discorrendo; qui - ancora per chissà quanto tempo – dobbiamo continuare a parlare con determinazione e perseveranza di questione meridionale, malavita organizzata, disoccupazione, gestione dei rifiuti, incompiute, fatiscenza dell'edilizia scolastica e sportiva, educazione civica, ecc. ecc.; tutte cose di cui il suddetto documento è lacunoso.

gddocumentocopiato"La politica è una passione, non un lavoro!" Parole dei Giovani Democratici. Senza polemica: chi ha il "privilegio" di avere voce in capitolo negli affari della politica non può permettersi, soprattutto in un territorio come quello calabrese, soprattutto in una città che come Reggio sta pagando il fio del malcostume, di scherzare col fuoco. Chi ha il privilegio di poter fare politica in questa città ha altresì l'obbligo morale di avere come unico grande requisito un alto rispetto della verità.

Si potrebbe pensare che copiare un programma non è poi così grave, ma "la politica è passione" e la passione non può tradursi in una superficiale ed annoiata stampa di un documento altrui. Avere l'occasione di redigere un piano di proposte da sottoporre a quelli che, molto probabilmente, saranno i futuri reggenti dell'amministrazione comunale dovrebbe essere sfruttata con tutt'altro spirito: con l'entusiasmo che concerne il poter contribuire alla causa politica ed insieme offrire un servizio concreto alla comunità. In questa logica, si sarebbe dovuti partire dallo studio attento delle problematiche più profonde della città, che sicuramente sono assai diverse da quelle di Imola. I Giovani Democratici dimostrano, in quello che si rivela un piccolo pasticcio, di aver imparato dai vecchi, senza dimenticare, comunque, le battaglie passate sui temi della trasparenza, dell'onestà intellettuale, della passione politica che però sono qui calpestati, o quantomeno offuscati da una comica leggerezza.

La questione tuttavia esula dalla piccola, sprovveduta, gaffe e attiene all'essenza stessa della politica: se questi sono i metodi appresi all'ombra dei politici di professione, se l'attività politica equivale a demandare, scarabocchiare, intrallazzare; se si concretizza nel fancazzismo, nel magheggio, nella sete di notorietà piena solo di questo, allora è una politica senza senso; è una politica gretta, bieca, sporca, che dimostra di non aver ancora imparato dai suoi errori; una politica dove ci si rimprovera a vicenda difetti che appartengono anche all'indole di sé stessi.

gddocumentocopiatobisCerto, camuffare un documento programmatico (che per altro non è destinato al pubblico) non è come rubare milioni di euro alle casse del comune. Magari volendo prendere a modello il doc. dei colleghi di Imola sono rimasti stregati dalla bontà dello stesso commettendo poi l'errore non solo di sottovalutare le drammatiche peculiarità della nostra città, ma anche di sottovalutare sé stessi, la propria capacità di porre questioni ed offrire soluzioni, tuttavia ne va della credibilità della politica, in particolar modo in un momento in cui la gente ha bisogno di credere, ha bisogno di uscire dalla rassegnazione, ha bisogno di sapere che Reggio può venir fuori dal baratro solo affidandosi ai suoi migliori talenti; che c'è all'orizzonte una nuova classe dirigente fatta di donne e uomini competenti ed onesti in grado di risollevare le sorti di questa città funestata dal malaffare e dal malcostume.