Il governo Santelli fa due passi avanti...e due indietro. E adesso?

Santelli Jole 26 febbraio 2di Pasquale Romano - Chi ben comincia...era a metà dell'opera. La scorsa settimana la neo governatrice della Calabria, Jole Santelli, aveva annunciato i due primi assessori stupendo l'opinione pubblica. Le nomine di Sergio De Caprio, il capitano Ultimo, quale assessore all'Ambiente e di Sandra Savaglio, nominata assessore all'Università, Ricerca scientifica ed Istruzione, hanno trovato il favore trasversale nei calabresi e apprezzamento politico bipartisan.

Un modo per iniziare con il piede giusto la legislatura grazie alla nomina di due figure autorevoli e dallo spessore nazionale, dal curriculum importante. Nei primi giorni successivi alle nomine sono iniziati ad affiorare in modo consistente i mal di pancia, la spartizione di poltrone successiva all'avvento di un nuovo governo (che sia nazionale o regionale) è notoriamente materia delicatissima e ricca di grattacapi per chi deve prendere le decisioni e provare a mantenere gli equilibri.

Piccoli contrattempi da gestire con sangue freddo, 'conseguenze del mestiere' per citare Ligabue. Granelli di polvere in confronto allo tsunami abbattutosi ieri sulla testa della neo governatrice.

L'operazione 'Eyphemos' ha portato all'ordinanza di applicazione di misure cautelari nei confronti di 65 persone, tra questi spiccano l'arresto del neo consigliere regionale Domenico Creazzo (eletto grazie ai 8.033 voti ottenuti con il partito Fratelli d'Italia) e l'autorizzazione a procedere per l'arresto del senatore di Forza Italia Marco Siclari, a differenza di Creazzo non coinvolto nella formazione del consiglio regionale calabrese ma appartenente allo stesso schieramento politico della neo governatrice.

"La magistratura fa il suo lavoro e la politica non può che prenderne atto. Così avverrà anche nel caso dell'operazione 'Eyphemos'. Per quanto mi riguarda, sono garantista: ritengo che occorra estrema prudenza e, soprattutto, sia sempre necessario evitare condanne preventive.

La lotta alla criminalità organizzata è una priorità nella nostra terra: bisogna evitare di sovrapporre i campi per non incorrere in strumentalizzazioni", la dichiarazione garantista e prevedibile della Santelli successiva all'operazione condotta dal Commissariato di Palmi, dalla Squadra mobile di Reggio Calabria e dalla Direzione nazionale anticrimine.

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'E adesso?', è la domanda che aleggia come una nube minacciosa sul nuovo governo Santelli. Non tanto da un punto di vista tecnico-pratico (le ipotesi riguardanti la posizione di Creazzo sono due: o la sostituzione con il primo dei non eletti di Fratelli d'Italia o il mantenimento della carica in attesa della decisione del Tribunale del riesame) quanto sul piano dell'immagine e dell'integrità da rinforzare.

La Santelli, appena nominata peraltro nel coordinamento nazionale di Forza Italia, deve fare subito i conti con una gatta da pelare. Il cammino si fa in salita, serve una nuova mossa (mediatica e allo stesso tempo valoriale, così come fatto con la nomina dei primi due assessori) per far dimenticare in fretta ai calabresi quanto accaduto com l'operazione 'Eyphemos'.