Reggio, truffa e falso su terreno Parco Caserta: indagati funzionari del Comune

reggiocalabriaparcocasertaesterno500di Claudio Cordova - Tre indagati. Il dirigente comunale di Reggio Calabria, Carmelo Nucera, il tecnico comunale Pietro Paolo Mannarella, e Vincenzo Giuseppe Iaria, amministratore unico della ENDA S.r.l., con sede a Brescia, che ha come ragione sociale la compravendita di beni immobili effettuata su beni propri. Su mandato del pm Roberto Di Palma, i Carabinieri Forestali hanno sequestrato negli scorsi giorni una porzione di terreno ricadente all'interno del Parco Caserta, struttura pubblica a vocazione ludico-sportiva nel cuore della città. I tre sono accusati in concorso di truffa ai danni del Comune di Reggio Calabria. Nucera quale dirigente responsabile del Settore Patrimonio Collettivo del Comune di Reggio Calabria, in rappresentanza del predetto Comune, avrebbe proceduto alla illegittima vendita, a favore della "ENDA S.r.l.", del terreno all'interno del Parco Caserta, della grandezza di 326mq, facendo pagare, invece, l'importo stabilito per l'acquisto di 278 mq. Così facendo avrebbe procurato un ingiusto vantaggio patrimoniale alla "ENDA S.r.l.". Inoltre, avrebbe procurato un ingiusto e rilevante danno patrimoniale al Comune di Reggio Calabria, quantificato in euro 23.184,00, oltre l'iva non versata. Mannarella quale tecnico del Settore Patrimonio Collettivo del Comune di Reggio Calabria, redigendo l'istanza di rettifica in autotutela del 15.01.2016, avrebbe contribuito a quanto attuato da Nucera, quindi a procurare un ingiusto vantaggio patrimoniale alla "ENDA S.r.l.". Infine Iaria, quale amministratore unico della "ENDA S.r.l.", con l'acquisto della particella beneficiava dell'ingiusto vantaggio patrimoniale, concretizzatosi nel risparmio quantificato in euro 23.184,00, oltre l'iva non versata, conseguito nell'aver corrisposto una somma dovuta per un terreno pari a 278mq, in realtà ottenendo ingiustamente un terreno di superficie maggiore, pari a 326mq. Iaria avrebbe ottenuto, inoltre, una maggiorazione del valore dell'immobile di proprietà in quanto l'operazione di accorpamento delle particelle, di fatto, illecitamente avrebbe ampliato e unito tutto il terreno a corte del fabbricato. Nucera e Iaria, in particolare, avrebbero anche attestato il falso inducendo un notaio in errore, il primo con l'aggravante di essere un pubblico ufficiale. Grazie a tali manovre, Iaria avrebbe realizzato abusivamente opere edili, consistenti nella delimitazione di un lotto di terreno non di sua proprietà, ma del Comune di Reggio Calabria, mediante la costruzione di un muro di contenimento in cemento armato con ringhiera metallica.

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Tutto nasce da un controllo avvenuto a metà del 2016 all'interno del Parco Caserta, dove Iaria stava effettuando dei lavori edili. Lavori, quelli realizzati dalla ENDA, che fin da subito erano apparsi "sospetti" anche al Comitato Parco Caserta, formatosi spontaneamente negli scorsi mesi. Appariva infatti sorprendente l'indicazione della ENDA s.r.l. quale proprietaria di un'area che i residenti del quartiere hanno da sempre considerato pubblica.

A una prima ispezione, nulla di irregolare. La ENDA di Iaria era proprietaria di una parte del suolo dove si stavano compiendo i lavori e aveva formalizzato l'acquisto di una ulteriore porzione. Dall'esame delle particelle, svolte dai Carabinieri Forestali (all'epoca dei fatti ancora Aliquota del Corpo Forestale dello Stato), si evince come alcune particelle siano state fuse, così da aumentare la dimensione da 269 metri quadrati a 327. All'inizio del 2016, la ENDA S.r.l. (rappresentata dall'amministratore unico Vincenzo Iaria) ha acquistato dal Comune di Reggio Calabria (rappresentato dal Dirigente Comunale Carmelo Nucera) la particella 711 del foglio 122, non più identica all'originaria particella 651 del foglio 122 (bene immobile comunale alienabile), ma comprensiva delle particelle 713 e 718 del foglio 122 (beni immobili comunali inalienabili). Indagini documentali, quelle svolte dai Carabinieri Forestali che si avvalgono anche di alcuni consulenti per capire come sia avvenuta la fusione delle particelle. A sottoscrivere l'atto di aggiornamento, il geometra Mannarella, anch'egli indagato al pari di Nucera e Iaria. Dell'atto di aggiornamento è a conoscenza anche l'Avvocato Nucera, Dirigente dell'Ufficio Pianificazione e Valorizzazione del Territorio del Comune di Reggio Calabria, come si evince dalla sua firma apposta sullo stesso documento. Il geometra Mannarella con il modello unico istanza/autotutela ha poi apportato una correzione al catasto terreni, con la quale ha effettuato la fusione delle particelle 713 e 718 con la particella 711, che di fatto sono sparite dal foglio di mappa 122.

Questa correzione ha generato due modifiche fondamentali: è stata aumentata l'estensione della particella 711 che da mq 269 è passata a mq 327; due beni immobili inalienabili di proprietà comunale sono stati inglobati in un bene immobile alienabile, oggetto di trattativa di compravendita, che si concretizza poi davanti a un noto notaio reggino. Nello studio di questo notaio gli inquirenti acquisiscono anche la documentazione necessaria alle indagini, ma non viene rinvenuta la "risultanza peritale e ufficiale" menzionata nell'atto di compravendita. Alla domanda su quale delle due parti ha dichiarato in primis l'esistenza della "specifica misurazione peritale", il notaio ha risposto:" è stato espresso dall'Avvocato Nucera con contestuale condivisione dell'Amministratore della ENDA srl".

Attraverso tale procedura, dunque, la ENDA, già proprietaria di tre appezzamenti di terreno dove è edificato un manufatto, riesce a riunificare anche le particelle, di proprietà comunale, che si frapponevano alle sue. La ENDA S.r.l. di fatto è divenuta proprietaria di tutto il terreno confinante con l'edificio, come certificherebbe un verbale di sopralluogo di fine 2015, nel quale il tecnico comunale incaricato ha specificato che i lavori di recinzione del lotto di terreno con dei muri di contenimento erano stati realizzati sulla particella nr. 651 del foglio di mappa 122 del Catasto Terreni del Comune di Reggio Calabria, oggetto di trattativa di compravendita tra lo stesso Comune e la società, e una porzione di suolo comunale non interessato alla compravendita. Interrotti i lavori, Iaria riuscirà a riprenderli nei primi mesi del 2016.

Dall'attività di indagine svolta sarebbe emerso che dell'intera vicenda, ultimata con la stipula dell'atto di compravendita del 26.01.2016, la ENDA S.r.l. ha ottenuto i seguenti tre benefici:

· Ha acquistato un terreno esteso 326 mq, versando come corrispettivo la somma dovuta per l'acquisto di 278 mq. La ENDA avrebbe risparmiato euro 23.184,00 (€/mq 483,00 x 48 mq) oltre iva non versata;

· Con la fusione delle particelle 713 e 718 con la particella 711, tutti i terreni di proprietà della ENDA S.r.l. (partt. 711, 712, 319 e 683 del foglio di mappa 122) hanno acquisito maggior valore in quanto, oltre ad essere limitrofi all'edificio, sono diventati contigui tra loro. Infatti la ENDA S.r.l. con atto di aggiornamento ha soppresso le particelle 711,712, 319 e 683 del foglio di mappa 122 (catasto terreni), accorpandole alla particella 201 del foglio di mappa 122 (particella che individua il fabbricato), facendoli diventare corte dell'edificio;

· Il fabbricato già di proprietà della ENDA S.r.l. con l'operazione, anch'esso ha acquisito un aumento di valore ottenendo a propria corte tutto il terreno ad esso limitrofo

Per questi motivi, il pubblico ministero Roberto Di Palma ha disposto il sequestro dell'area, eseguito dai Carabinieri Forestali e convalidato alcuni giorni fa.