Reggio, concessi gli arresti domiciliari a Marcello Cammera

cammeramarcellogiovane 500Marcello Cammera esce dal carcere e finisce agli arresti domiciliari. Il Tribunale della Libertà, chiamato a ridefinire la posizione del dirigente del Comune di Reggio Calabria, ha quindi attenuato la misura cautelare nei confronti dell'uomo finito in manette alcuni mesi fa nell'ambito dell'inchiesta "Reghion" con l'accusa di corruzione e connivenza con la 'ndrangheta.

Il Tdl ha, quindi, parzialmente accolto le richieste degli avvocati Massimo Canale e Carlo Morace che avevano chiesto la scarcerazione di Cammera.

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Cammera, per anni dirigente del settore Lavori Pubblici di Palazzo San Giorgio, è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e altri reati aggravati. Secondo il pm antimafia Stefano Musolino, che ha condotto l'indagine insieme ai Carabinieri, l'architetto sarebbe stato un uomo dell'avvocato Paolo Romeo, considerato a capo della cupola massonica della 'ndrangheta: non a caso, la posizione di Cammera (con riferimento ad alcune specifiche condotte) è stata stralciata dal procedimento originario, "Reghion", e riunificata nel processo "Gotha", con cui la Procura della Repubblica di Federico Cafiero De Raho ha portato alla sbarra la masso-'ndrangheta reggina.