Reggio, Falcomatà incontra i rappresentanti di Legambiente: “I fortini inseriti in un sistema di tutela e valorizzazione dell’intera collina di Pentimele”

«Valorizzare la collina di Pentimele attraverso un unico progetto di insieme che punti alla tutela ambientale e allo sviluppo di uno dei luoghi paesaggisticamente più belli dell'intera città». Il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà ha incontrato questa mattina a Palazzo San Giorgio i rappresentanti di Legambiente. Durante l'incontro, al quale erano presenti il Dirigente Nazionale di Legambiente Nuccio Barillà, il Coordinatore del Comitato Scientifico Lidia Liotta e il Docente dell'Università Mediterranea Roberto Morabito, i rappresentanti dell'associazione ambientalista hanno prodotto una ricostruzione storica delle vicende che hanno interessato la collina di Pentimele negli ultimi decenni, rappresentando al sindaco la necessità di inserire i progetti oggi in programma da parte dell'Amministrazione, nel quadro più ampio di un programma di sviluppo pensato per la tutela e la valorizzazione dell'intera collina di Pentimele.

Un intendimento immediatamente abbracciato dal primo Cittadino che ha assicurato la volontà dell'Amministrazione comunale «di costruire, attraverso un percorso condiviso con il territorio, un programma complessivo che punti alla tutela e alla valorizzazione di un luogo di altissimo valore paesaggistico, un vero e proprio balcone sullo Stretto, a due passi dal centro cittadino, arricchito da alcune strutture di grande valenza storica e culturale come la rete delle Fortificazioni Umbertine».

Gli attivisti di Legambiente hanno illustrato al Sindaco la necessità di inserire i progetti sulla rete delle fortificazioni all'interno dell'impostazione d'insieme già delineata sul finire degli anni '90 durante la prima sindacatura di Italo Falcomatà.

«I due fortini - ha spiegato il sindaco - saranno le perle di un progetto più ampio che metterà insieme l'aspetto ambientale, naturalistico, storico, culturale, in un sistema che terrà conto degli straordinari esiti progettuali venuti fuori dal concorso di idee realizzato nell'agosto del 1999, al quale parteciparono alcune tra le firme più importanti del panorama urbanistico internazionale».

Attualmente i lavori sul primo fortino, quello più a sud, sono stati completati ed in attesa dell'apertura al pubblico, è stata pubblicata la manifestazione di interesse, disponibile sul portale del Comune, per l'acquisizione di progetti integrati di interesse culturale, naturalistico, artistico e formativo da realizzarsi nella storica struttura totalmente restaurata, mentre è stata approvata in Giunta la progettazione definitiva sulla strada di accesso ed i lavori di riqualificazione del secondo fortino sono in via di ultimazione.

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«La nostra bussola - ha spiegato il sindaco Falcomatà al termine dell'incontro - sarà quella inizialmente immaginata dall'Amministrazione negli anni '90, naturalmente aggiornata secondo le esigenze riscontrate negli ultimi anni che puntano alla valorizzazione complessiva dell'area della collina, nella sua qualità di Parco Urbano, collegato secondo una direttrice verticale con l'area del polo sportivo di Pentimele, sul quale abbiamo già predisposto importanti progetti finanziati con fondi nazionali e comunitari. La tutela e la valorizzazione dell'area collinare prevedono la creazione di un sistema di sentieri, corridoi verdi ed aree attrezzate, che rispettando le peculiarità ambientali di quell'area, la renderanno fruibile ai cittadini e naturalmente attrattiva anche dal punto di vista turistico. Un progetto che intendiamo condividere con i cittadini e le associazioni, a partire da chi negli anni si è reso protagonista di un lungo percorso per la difesa e la valorizzazione della collina di Pentimele. A questo dedicheremo adesso uno specifico approfondimento. La nostra idea - ha concluso Falcomatà - è quella di continuare su questa scia, raccogliendo il testimone del percorso avviato quasi vent'anni fa ed attualizzandolo per dare la giusta dignità ad un luogo che è davvero nel cuore di tutti i reggini».