Omicidio Ielo a Catona, il PCI: "Bruno Ielo non è stato protetto"

"La barbara esecuzione di chiaro stampo mafioso di cui è stato vittima Bruno Ielo suscita dolore e sgomento.

Si tratta di un brutale assassinio che provoca rabbia e indignazione per le modalità e per il contesto nel quale è avvenuto.

E' un omicidio annunciato e chi avrebbe dovuto intervenire per garantire e tutelare la sicurezza e l'incolumità di Bruno Ielo e dei suoi familiari non lo ha fatto per colpevole inerzia.

La stessa rapina del novembre scorso sembrerebbe che sia stata una finzione orchestrata ad arte con il solo scopo di colpire Bruno Ielo che solo per una circostanza fortunata si era salvato.

Ma la volontà omicida non si è fermata ed è stato organizzato un nuovo attentato alla vita di Bruno Ielo, la cui unica colpa è quella di essere stato sempre una persona onesta, un grande lavoratore, un fedele servitore dello Stato, un uomo coraggioso che non si piegava ai soprusi e alle angherie e che non accettava le minacce e le intimidazioni.

C'erano già stati evidenti segnali che chi si occupa della sicurezza e dell'ordine pubblico avrebbe dovuto interpretare per agire conseguentemente . Invece Bruno Ielo è stato lasciato solo e non ha ricevuto nessun tipo di protezione e di tutela.

Bruno Ielo per noi è stato innanzitutto un amico sincero ed un compagno leale. Ma Bruno è stato anche un cittadino esemplare che non è stato protetto e tutelato da quello Stato che lui ha servito in diversi ambiti per una vita intera.

--banner--

Ci auguriamo che almeno adesso chi ha la responsabilità faccia quanto necessario per assicurare alla giustizia i responsabili e i mandanti di questo brutale e criminale agguato mafioso.

Il Partito Comunista Italiano inchina le proprie bandiere alla memoria dell'amico e compagno Bruno e si stringe attorno ai familiari ed ai parenti tutti esprimendo i sensi del più profondo cordoglio e chiedendo con forza verità e giustizia". Lo afferma una nota del Partito Comunista Italiano.