G7: una cinquantina di attivisti napoletani bloccati a Villa San Giovanni

Villa San Giovanni CommissariatoUna cinquantina di attivisti appartenenti a gruppi e centri sociali di Napoli, diretto a Giardini Naxos per partecipare alla manifestazione 'No G7', programmata alla 15 di oggi, è stato bloccato da Polizia e Guardia di Finanza a Villa San Giovanni (Reggio Calabria). La perquisizione ha avuto esito negativo, ma i controlli hanno fatto emergere che una decina di loro ha pregresse denunce dopo avere partecipato a manifestazioni. "Siamo qui dalle sette - racconta uno di loro - non ci restituiscono i documenti, bloccandoci e impedendoci quindi di prendere il traghetto e raggiungere la Sicilia". A Catania intanto stamattina, da una nave della TTTLine partita ieri da Napoli, è sbarcata una cinquantina di attivisti de centro sociale 'Insurgencia'. Al loro arrivo sono stati tutti perquisiti dalla polizia. La procedura si è svolta regolarmente e senza intoppi. Il gruppo si è poi mosso in corteo verso la vicina piazza Alcalà, cantando lo slogan 'Andremo a Taormina...', dove c'era il concentramento dei manifestanti e il punto di partenza dei bus per Giardini Naxos. Il paese della riviera Ionica, che è une delle estensioni a mare di Taormina, stamattina sembra quasi disabitato. Poche persone in strada, quasi nessun turista, quasi tutti residenti, negozi chiusi, molti hanno anche 'protezioni' antidanneggiamento a ingressi e vetrine.

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"Dodici persone provenienti da Cosenza, tra le quali 4 rappresentanti di Unione sindacale di base della Calabria, sono state fermate a Reggio Calabria mentre si recavano a manifestare contro il G7 di Taormina, senza aver compiuto alcun reato e senza che abbiano fatto o detto nulla di illecito. Sono state condotte in Questura, riconosciute e sono state fatte loro le foto segnaletiche come se fossero criminali". Lo riferisce, in un comunicato, l'Unione sindacale di base. "Ora gli consegneranno - aggiunge - un provvedimento di polizia con foglio di via per ritornare a Cosenza e divieti per tre anni non si sa neanche a fare cosa o ad andare dove. Altre centinaia di manifestanti sono stati fermati prima di arrivare a Taormina. Come nei peggiori regimi fascisti sud-americani del recente passato, si continuano a ripetere atti e provvedimenti illegittimi, autoritari ed illogici. Una repressione che in Italia non può che riportarci al ventennio fascista". "L'Unione sindacale di base nazionale - é detto ancora nel comunicato - chiede l'immediato rilascio dei 12 e la fine del fermo di altre centinaia di manifestanti e pretendiamo che qualcuno spieghi e ci spieghi da chi e perché sono arrivati gli ordini di adottare tali osceni provvedimenti. La militarizzazione della Sicilia in occasione del G7 non può impedire la legittima manifestazione del dissenso: lo prevede la Costituzione".