A Roccella Jonica (RC) sbarcano 58 migranti provenienti da Iraq e Iran

sbarcoroccella2008È avvenuto nella serata di ieri al porto di Roccella Jonica lo sbarco di 58 migranti provenienti dall'Iran e dall'Iraq.Questi erano a bordo della motonave Hidra, tra loro: 45 uomini, 7 donne e 6 minori, provenienti da Iran e Irak.

E' stata garantita l'assistenza sanitaria a tutti i migranti, sottoposti alle cure sanitarie da parte del personale medico presente sul posto e assistiti dalle Associazioni di volontariato che sono stati trasferiti secondo il piano di riparto predisposto dal Ministero dell'Interno.

Il Prefetto Michele di Bari "ringrazia il Sindaco del Comune di Roccella Ionica, le Forze dell'Ordine e le Associazioni di volontariato che hanno consentito, anche in questa occasione, il soccorso e l'assistenza ai migranti giunti presso le coste calabresi".


Grazie ad una perfetta sinergia tra le forze dell'ordine , la Prefettura, la Capitaneria di Porto, Guardia costiera , i medici dell'USMAF, gli operatori del 118, la Croce Rossa Italiana e la Protezione Civile le operazioni di primo soccorso sono state serene e funzionali.

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I migranti , prima di essere trasportati al centro "Aniello " di Roccella Jonica e prima della visita dei medici dell'USMAF, hanno ricevuto dai volontari della Croce Rossa Italiana - Comitato Riviera dei Gelsomini acqua ed il Kit con all'interno crackers, frutta secca e pesce in scatola, ai più piccoli invece , è stato consegnato tra gli sguardi incuriositi e qualche timido sorriso, il kit "baby" contenente omogenizzati , salviettine rinfrescanti ed una crema lenitiva ed infine alle 6 donne arrivate sulla nostra costa sono stati consegnati i kit "donna".

Ieri sera ancora una volta la Calabria ha aperto le braccia ed il cuore a chi scappa da una situazione di pericolo e di tremenda crudeltà.

"Quello che possiamo dire , passata qualche ora e con anni di volontariato alle spalle che quello che succede dal momento della comunicazione dello sbarco é sempre lo stesso turbinio di emozioni difficile da spiegare a chi non ha mai incrociato gli occhi di chi arriva sulle nostre coste dopo giorni di navigazione, stenti e paura".