Marra, Nicolò e l’incontro da fare con don Pino Strangio

nicolo alessandroo121016di Claudio Cordova - Come il suo caro amico Paolo Romeo, anche l'avvocato Antonio Marra sarebbe riuscito a districarsi attraverso una serie molto ampia di relazioni, tanto con il mondo criminale, quanto con quello istituzionale. Il legale, recentemente scarcerato dopo un anno e mezzo circa di detenzione preventiva, resta comunque imputato nel processo "Gotha", come membro della associazione segreta che avrebbe governato Reggio Calabria e dintorni.

Se, infatti, il collaboratore di giustizia Nino Lo Giudice indica Marra come uomo vicino alla famiglia Condello, agli atti dell'inchiesta vi sono i suoi rapporti con soggetti istituzionali, come il generale Angiolo Pellegrini, con il sottosegretario Elio Belcastro, ma anche con il prete di San Luca, don Pino Strangio, imputato nel medesimo procedimento. A riferirlo è il commissario di Polizia, Angela Corigliano, rispondendo alle domande del pm antimafia, Stefano Musolino. Marra avrebbe intrattenuto rapporti anche con i carabinieri Davide Pati e Anastasio Fichera: un rapporto di confidenza reciproca che sarà oggetto del racconto delle prossime udienze, davanti al Tribunale presieduto da Silvia Capone.

Nell'ambito dei propri rapporti, Marra parla tanto al telefono, forse sicuro di non incorrere in intercettazioni telefoniche. E don Pino Strangio è uno di suoi interlocutori preferiti: anche don Pino è imputato, al pari di Antonio Marra, Paolo Romeo, Giorgio De Stefano e altri di fare parte dell'associazione segreta in contatto con la 'ndrangheta. Molto forte la capacità di Marra di interloquire con la politica e di tentare, evidentemente, di portare l'acqua al mulino dell'associazione segreta. In tal senso, interessante la conversazione in cui Marra racconta di essere in compagnia di Alessandro Nicolò, uomo forte di Forza Italia (attualmente è capogruppo a Palazzo Campanella), in quel periodo vicepresidente del Consiglio Regionale e oggi in predicato di una candidatura in Parlamento. Ecco la conversazione del 3 marzo 2011.

INTERLOCUTORI:

MARRA Antonio: M

STRANGIO Giuseppe: S

Inizio della conversazione:

M: Pronto!//

S: Si... Antonio...//

M: Don Pino?...//

S: Dimmi...//

M: Ti chiamavo che ero con il vice presidente della regione...//

S: Si...//

M: E parlavamo...ha detto...ah... incomprensibile... gli ho detto...dice parlavamo della Locride...delle cose...gli ho detto...da là c'è don Pino...c'è il vescovo...che sono interessati molto alle vicende della Locride... e mi ha detto...e perché non chiami...facciamo l'incontro...ci incontriamo...vediamo quali sono le esigenze...quello che possiamo fare...//

S: Io sono qui all'assessorato che dovevamo elaborare un passaggio di un nostro candidato all'assessorato alla cultura e ce l'ho fatta...insieme all'assessore Bartolo della fondazione...//

M: Va bò...dico...questa era la cosa per cui ti chiamavo...//

S: Eh...eh...//

M: Se tu ritieni...io gli ho detto...ne parlo con don Pino vediamo lui...glielo dico...//

S: Incomprensibile...tu digli che la facciamo con lui...Nicolò era....//

M: Ah?...//

S: Nicolò?...//

M: Uh...//

S: Eh...perfetto...//

M: Gli ho detto... don Pi... glielo deve dire...se poi il vescovo è disponibile... e...//

S: Si...si...//

M: ...organizziamo una cosa...//

S: Organizziamo...organizziamo quello che vogliamo hai capito....e poi vediamo...//

M: No...tu glielo dici se lui è disponibile a questo incontro poi lo facciamo...no?...//

S: Intanto domani sono per... presentare i centri di aggregazione ai calcetti in prefettura che li fanno...che li realizzano con i Por sicurezza dal ministero... eh...ci vediamo domani...//

M: Va bò...ok...//

S: Io ora sono a Catanzaro...ciao...//

M: Ciao...//

S: Ciao...ciao...ciao...ciao...//

Fine della conversazione.

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L'interlocuzione con la politica è centrale nelle conversazioni. Marra ha rapporti abbastanza stretti con Alberto Sarra, in quel periodo sottosegretario regionale sotto la presidenza di Peppe Scopelliti, ma è lo stesso don Pino a interessarsi – siamo al 19 marzo 2011 – della nascita di Noi Sud, il partito voluto da Gianfranco Miccichè, oggi presidente dell'Assemblea Regionale Siciliana.