Operazione “Eracle”, annullata con rinvio l’ordinanza cautelare emessa nei confronti di Enrico Giovanni Barcella

I Giudici della prima sezione penale della Suprema Corte di Cassazione, all'udienza del 15 u.s., in accoglimento del ricorso presentato dagli avvocati avv. Mario Santambrogio e Luciano Creazzo, hanno annullato – con rinvio – l'ordinanza con la quale il Tribunale della libertà aveva confermato la custodia cautelare in carcere emessa nei confronti di Barcella Enrico Giovanni.

Barcella era stato arrestato, nel mese di aprile 2017, nell'ambito dell'indagine "Eracle", in quanto, sulla scorta di intercettazioni telefoniche ed ambientali, era stato ritenuto raggiunto da gravi indizi di colpevolezza in ordine al reato previsto e punito dall'art. 416 bis c.p. "associazione mafiosa".

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La detta operazione, coordinata dalla Dda di Reggio Calabria, era scattata per fare luce sulle violente risse verificatesi ai lidi nell'estate 2016 e si era conclusa con la contestazione a 43 indagati di vari reati, dall'associazione mafiosa, al porto e detenzione di armi da guerra e comuni da sparo, tentata estorsione, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, intestazione fittizia di beni, maltrattamento di animali. Ipotesi di reato aggravate dall'art.7 d.l. n. 152/1991 per aver favorito la 'ndrangheta.

Per Barcella, difeso dagli avvocati Mario Santambrogio e Luciano Creazzo, ora, a seguito dell'annullamento dei Supremi Giudici, si avrà un nuovo esame da parte del locale Tribunale della libertà.