Cadavere carbonizzato in casolare a Reggio Calabria, oggi l'autopsia

ospedale corridoio500Sarà l'autopsia, in programma nel pomeriggio, ad accertare se l'uomo di nazionalità indiana il cui cadavere semi carbonizzato è stato trovato ieri pomeriggio dai carabinieri in un casolare incendiato a Croce Valanidi, alla periferia di Reggio Calabria, è stato ucciso o è morto a causa del rogo. Ieri sera, infatti, il medico legale, dall'esame esterno, non è stato in grado di stabilire le cause del decesso. L'autopsia dovrà quindi stabilire se la vittima abbia respirato fumo oppure no, il che vorrebbe dire che era già morto quando è divampato l'incendio. Il cadavere è stato trovato dai vigili del fuoco e dai carabinieri, allertati dal proprietario del casolare che ha detto loro di avere visto del fumo uscire dal locale. Giunti sul posto, i militari hanno trovato ad attenderli un indiano che viveva nel casolare insieme ad un connazionale 30enne - che si presume sia la vittima - in un ambiente degradato. L'uomo ha raccontato di essere stato fuori tutto il giorno, circostanza verificata dagli investigatori. I carabinieri, per entrare nel casolare, hanno dovuto sfondare la porta, una volta dentro hanno trovato le fiamme autoestintesi ed il cadavere. Da accertare anche le cause del rogo che, ad un primo esame, potrebbe non essere di natura accidentale. Le indagini sono orientate tra gli amici della vittima, nella comunità indiana.

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