Congelati i termini di custodia cautelare per gli imputati del procedimento "Gotha"

sarra alberto500Paolo Romeo, Alberto Sarra (nella foto), Antonio Caridi e gli altri imputati detenuti nell'ambito del processo "Gotha" non usciranno dal carcere, o, almeno, non lo faranno per decorrenza dei termini massimi di custodia cautelare. Il Tribunale di Reggio Calabria, presieduto da Silvia Capone, ha infatti congelato i termini, accogliendo la richiesta formulata dal pm antimafia Stefano Musolino. Una decisione, quella presa dal Tribunale, dettata dalla particolare complessità del procedimento: il processo "Gotha", che vede alla sbarra la cupola massonica della 'ndrangheta che avrebbe governato Reggio Calabria e il suo hinterland, è infatti il frutto della riunificazione di diversi procedimenti penali, che hanno colpito i livelli alti della 'ndrangheta. Oltre all'avvocato Paolo Romeo e ai politici Alberto Sarra e Antonio Caridi, infatti, sono imputati numerosi tra professionisti, imprenditori, ex magistrati e membri delle istituzioni.

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In tutto svariate decine di persone.

L'istruttoria dibattimentale, dunque, si preannuncia lunghissima. Il processo, infatti, è ancora agli albori, sebbene sia di fatto cominciato da diversi mesi. Circa 250 sono i testimoni solo per quanto concerne l'accusa e, tra essi, una cinquantina tra collaboratori e testimoni di giustizia. Assai ampio, peraltro, l'incarico assegnato a un pool di periti che dovranno riascoltare e trascrivere circa 10mila conversazioni telefoniche e ambientali. E, a tutto ciò, si aggiungono i problemi di natura organizzativa, con un Collegio che deve dividersi con altri procedimenti, non potendo quindi celebrare udienze con regolarità.

Per questi motivi, dunque, sono stati congelati i termini (che invece fin qui hanno continuato a correre) per la custodia cautelare nei confronti degli imputati detenuti.