La denuncia: "A Gioia Tauro lavoratori non autorizzati"

filt cgil"Siamo a denunciare lo svolgimento del lavoro portuale relativo allo sbarco ed imbarco delle autovetture presso il terminal auto di Gioia Tauro da parte di personale della cooperativa di Napoli (sembrerebbe in riferimento ad Automar). Inoltre gli stessi dipendenti dell'ATGT svolgono lavoro in orario straordinario costantemente ed in continuità". E' quanto affermano il segretario della Filt Calabria Salvatore Larocca ed il segretario generale della Filt Cgil Domenico Laganà, in una comunicazione inviata al commissario dell'Autorità portuale di Gioia Tauro Andrea Agostinelli e, per conoscenza, al dirigente del Gabinetto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Ivano Russo, al presidente della Regione Mario Oliverio, all'amministratore di Port Agency Cinzia Nava ed al segretario generale della Filt Cgil Alessandro Rocchi. "Riteniamo incomprensibile - proseguono i sindacalisti - come dopo immani sforzi da parte dei vari attori per la costituzione dell'agenzia portuale di Gioia Tauro si proceda ancora una volta, da una parte ad avviare a lavoro personale non autorizzato a svolgere attività portuale presso le banchine e dall'altra ad erogare l'IMA per sostenere i lavoratori e le famiglie licenziati da MCT. A tal proposito si chiede urgente verifica ed un immediato intervento al fine di attivare al più presto l'avvio al lavoro al personale dell'agenzia, tra l'altro soggetto autorizzato alle prestazioni in ambito portuale giusti accordi sottoscritti in sede della Presidenza del Consiglio dei Ministri e regolamento depositato in Autorità Portuale. Non siamo più disponibili a far mortificare ulteriormente i lavoratori con invenzioni provocatorie e illegittime. Non siamo più disponibili a permettere il lavoro in autoproduzione nel porto di Gioia Tauro o da personale non autorizzato. Tali azioni stanno provocando forti tensioni tra i lavoratori della Port Agency e diffidenza nei confronti delle istituzioni rispetto quanto siglato a livello nazionale". "Si rimane in attesa - concludono Larocca e Laganà - di intervento risolutivo e relativa convocazione unitamente ai delegati della Port Agency, al fine di trovare le giuste opzioni per l'immediato avvio al lavoro del personale Port Agency. Comunichiamo altresì che in caso di mancato celere riscontro, ci riterremo liberi di agire per la tutela ed i diritti dei lavoratori".

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