Caso Matacena, la moglie di Vincenzo Speziali denuncia i magistrati di Reggio Calabria: "Immotivato accanimento"

spezialivincenzo"Ho provveduto a presentare formale denuncia alle Autorità Giudiziarie del Libano nei confronti degli inquirenti italiani della Procura della Repubblica di Reggio Calabria che condussero l'indagine a carico di Vincenzo Speziali, confidando nella giustizia, oltre che nello Stato di diritto". Ad affermarlo in una nota è Joumana Speziali, la moglie dell'imprenditore Vincenzo Speziali, da tempo residente a Beirut, rimasto coinvolto nel caso Matacena. "Per quattro, lunghissimi, anni - sostiene Joumana Speziali - io e i miei familiari, a causa di un immotivato accanimento, abbiamo patito, ingoiato e sopportato, violazioni delle garanzie giurisprudenziali (volutamente, male interpretate, oltre l'acquisizione illecita delle prove alterate), assieme a una virulenta gogna mediatica, che ha colpito me e mio marito (costretto ad un lungo e ingiusto esilio, da innocente), per il suo impegno politico, le sue idee culturali e la sua attività professionale (ricca di successi, per di più in uno Stato a lui non appartenente). Non consentirò l'inottemperanza del trattato bilaterale tra l'Italia e il Libano, poiché, della sua violazione, anche i pubblici ufficiali italiani sono tenuti a rispondere".

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