Reggio, “Pvc Upcycling” procede: si continua a lavorare all’innovativo progetto di Re.de.l, UniCal ed Enea

"Pvc Upcycling" procede. Al progetto di innovazione, economia circolare, ricerca industriale, sviluppo sperimentale, filiera del riciclo, re-manufacturing e rifiuti zero dagli scarti provenienti da processi di gestione dei cavi elettrici , che vede protagonisti l'azienda Re.de.l. srl (capofila), il dipartimento Diatic dell'Università della Calabria e il centro ricerche nazionale Enea e che è vincitore del bando "Ricerca e Sviluppo" Asse 1.Azione 1.2.2. del Por Calabria 2014-2020, si continua a lavorare senza sosta. Mercoledì 18 cm, nella sede Re.de.l. di Campo Calabro, si è fatto il punto con il terzo incontro di matching e seminario tecnico. A farlo, davanti ad una platea di giovani universitari della "Mediterranea", la responsabile scientifica di "Pvc Upcycling" Consuelo Nava, il manager Re.de.l. Umberto Barreca, il direttore del Dipartimento di Ingegneria per l'ambiente e il territorio e Ingegneria chimica dell'UniCal Girolamo Giordano, i referenti del progetto Massimo Migliori (UniCal) e Corradino Sposato (Enea) e i giovani tecnici Alessia Marino, Andrea Procopio e Domenico Lucanto col supporto di PmOpenLab, seguito da una visita ai laboratori dove sono attivi importanti macchinari e strumentazioni.

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Si è giunti in una fase di "preprototipazione" caratterizzata da attività come quelle di ecodesign ed ibridazione materiali e si sta lavorando a scenari di riciclo del pvc dismesso dai cavi elettrici dalla Re.de.l. in prodotto per l'edilizia di livello superiore completamente riciclato e riciclabile come pavimentazioni esterne con piastrelle su massetto, carrabile su massetto armato e mattonelle a spessore per green parking. «Partiamo dallo scarto per arrivare al prodotto, generando grandi vantaggi in termini scientifici, ambientali ed economici. Guardando ai concetti della "economia circolare" e dei "rifiuti zero", facciamo innovazione, sostenibilità, risparmio ed utile, secondo le tecnologie di fine vita e cicli di vita a impatto zero tutti a vantaggio della gestione dei rifiuti dell'Azienda » ha affermato la Nava su questo progetto che trasformerà l'attuale filiera economico-produttiva Re.de.l da "lineare" a "circolare" e con possibilità di non fermarsi ad una logistica centralizzata ma offrire il prodotto come servizio ad un'intera filiera del riciclo del PVC. «E' finita l'era dei finanziamenti per la ricerca a pioggia. Abbiamo accettato la sfida e vincendo il bando è stata finanziata questa positiva esperienza che ha portato anche ad un Dottorato Industriale per una giovane ricercatrice» e «il futuro è questo: la sinergia tra un'azienda che vuole innovare e un'università ed un ente che vogliono fare ricerca e formazione» hanno rispettivamente detto Giordano e Sposato su questa eccellenza scientifica e produttiva. «Non è vero che noi calabresi siamo sempre gli ultimi e che gli altri sono più bravi. Possiamo investire in innovazione e conoscenza anche se siamo in un territorio difficile. Non aspettiamo, ma ci diamo da fare. L'appello è soprattutto per la formazione di giovani competenze» ha concluso Barreca, al vertice di un'azienda come la Re.de.l che è la prima in Calabria ad aver puntato sulla "economia circolare", già premiata per "Mimprendo Confindustria 2017" e con un impegno in tema di innovazione e ricerca messo in campo già da anni. Il seminario è proseguito con la visita ai laboratori Re.de.l con i presenti e un confronto tecnico tra i ricercatori del partneriato per il progress della ricerca.