Mafie, Bombardieri: "Ineludibile cooperazione internazionale"

"La cooperazione internazionale delle forze di polizia e delle magistrature contro il terrorismo ed il crimine organizzato è una strada ineludibile per prevenire e disarticolare pericolose ricadute sulla vita dei nostri concittadini e sulla sicurezza del nostro Paese". Lo ha detto ai colleghi dell'Ansa il procuratore capo della Repubblica di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri, partecipando stamani alla Conferenza organizzata dallo Scip, il Servizio per la cooperazione internazionale di Polizia, all'Università 'Mediterranea' di Reggio.

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"A fronte dell'irrompere della globalizzazione, della velocizzazione, della mobilità di persone, merci e servizi - ha aggiunto il magistrato - le grandi organizzazioni criminali internazionali, tra cui la 'ndrangheta calabrese, parimenti, si sono 'delocalizzate' pur mantenendo strategicamente costante il rapporto con il territorio di origine. Una forma organizzativa di relazioni internazionali che trova spessissimo riscontro in numerose indagini delle nostre forze di polizia che denotano la straordinaria flessibilità della 'ndrangheta sugli scenari globali, capace di intessere proficui rapporti saldati su enormi interessi economici, tanto da fare la 'ndrangheta il player più credibile sulla piattaforma continentale europea con cui si interfacciano i grandi 'cartelli' criminali mesoamericani, monopolisti nella produzione di cocaina. Il lavoro ci dice - ha continuato Bombardieri - come ormai la cooperazione tra le forze di polizia e le magistrature di tutto il mondo sia la base da cui partire per individuare ed aggredire la criminalità organizzata, la loro potenza economica, gli addentellati con il terrorismo, talvolta in grado persino di orientare le leadership di molti Paesi dove le istituzioni sono più fragili, quindi, più influenzabili". "Molto finora è stato fatto - ha concluso Bombardieri - ma il cammino deve ancora allungarsi con sempre più intensi interscambi info-investigativi e relazioni durature con quelle realtà transnazionali dove è ormai acclarata la presenza inquinante della malavita organizzata e della 'ndrangheta".