Malaspina (Centro studi Tradizione Partecipazione): “A Reggio Calabria sepoltura del buon senso”

"In un tempo ormai lontano, quando la crisi era solo un argomento da film di fantascienza, in luglio ed agosto, le città si svuotavano, i cittadini, in cerca di sollievo dall'afa pressante, si disinteressavano di ogni problema trasformandosi in bagnanti a tempo pieno e poteva accadere che decisioni rilevanti fossero prese dalle amministrazioni approfittando delle distrazioni connesse alla stagione estiva.
Da più di dieci anni ormai, la fine della crisi viene rimandata di anno in anno, i cittadini, esasperati, non si lasciano distrarre e luglio ed agosto sono mesi come tutti gli altri.
Capita quindi che, passeggiando sulla Via principale, nelle vicinanze della stazione centrale, sulle recinzioni, ormai da considerarsi "normale" arredo urbano, degli scavi di quella che difficilmente può continuare a chiamarsi "Piazza" Garibaldi, si possa trovare un particolare avviso del Settore Risorse U. E. Mobilità Smart City della Città di Reggio Calabria, con il quale si rende noto che: « Considerato che in occasione dei lavori di RINTERRO degli SCAVI in Piazza Garibaldi....si rende necessario disciplinare diversamente la circolazione e la sosta....ordina l'istituzione del divieto sosta con zona rimozione ».
Siamo dunque davanti ad una nuova "svolta", anzi sarebbe meglio dire capriola di questa amministrazione.
Dopo le denunce di svariate organizzazioni politiche, di categoria e di semplici cittadini, il sindaco, utilizzando i social network aveva affermato " Tali interventi... cristallizzano la situazione preservando adeguatamente i ritrovamenti e risolvono nel breve periodo i disagi di un'area quale quella di Piazza Garibaldi che costituisce comunque un importante snodo per la città di Reggio Calabria."
Ebbene, tralasciando il fatto che l'intera cittadinanza attende di conoscere a che punto è il "reperimento dei fondi che possano consentire di valorizzare adeguatamente il sito archeologico", trasformare quel che resta di Piazza Garibaldi, per più di un mese, in divieto di sosta, non ci sembra il miglior modo per evitare disagi a cittadini ed operatori commerciali.
Oltre al RINTERRO della Storia, ci troviamo di fronte alla sepoltura del buonsenso". Lo afferma Nicola Malaspina ( Centro Studi Tradizione).

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