Scioglimento Comune di Siderno, Zavettieri: "La politica se assente non ha titolo ad invocare la modifica del TUEL"

"Oggi a Siderno la presenza di amministratori, sindaci e parlamentari sarebbe stata quanto mai importante. Non foss'altro perché con lo scioglimento del consiglio comunale a guida Pietro Fuda si colpisce duramente la democrazia partecipata, andando ben oltre la stessa locride. Si bolla come infiltrato di mafia e senza appello una persona che negli ultimi 20 anni ha ricoperto tutti e 4 i gradini istituzionali ed elettivi previsti dalla nostra Repubblica: Senato, Regione, Presidenza della Provincia e Sindaco.

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Su tale tematica probabilmente il Ministro Minniti da calabrese non ha sfruttato una grande opportunità storica: affrontare autorevolmente la questione meridionale.

Se dovessi commentare la Sua gestione del Viminale direi che si è posto degli importantissimi obiettivi strategici di livello planetario (alcuni dei quali centrati, almeno in parte) e si è dato una dimensione politica tale da essere indotto (anche se per nulla obbligato) a non curare il problema "Mezzogiorno" e "Calabria", se non affrontarlo limitatamente agli aspetti connessi alla sicurezza ed al fenomeno dell'immigrazione.

Sua però, fra le altre, era l'opportunità di discutere con gli amministratori e con il suo popolo di una legge liberticida e disastrosa sotto i profili economico e sociale, quella sugli scioglimenti dei consigli comunali.

Sullo stesso piano però, almeno sino ad oggi, anche il Ministro Salvini, non già per la gestione della procedura relativa allo "scioglimento" di Siderno che credo al suo arrivo fosse in stato avanzato di valutazione ma per l'identica considerazione del suo predecessore del tema in trattazione, per il quale sembrerebbe mostrare lo stesso atteggiamento, visto che sino a questo momento non ha considerato la richiesta di confronto avanzata da 51 sindaci della Città Metropolitana di Reggio Calabria .

Ciò premesso, senza voler entrare nel merito del comportamento amministrativo dei consiglieri comunali di Siderno (sui quali non ho alcun motivo di dubitare), nessuna informativa delle forze dell'ordine o motivazione prefettizia ci potrebbe convincere dell'opportunità di tale provvedimento "punitivo" in assenza di adeguato contraddittorio e/o di un giusto processo.

Per tanto ribadiamo che saremmo pronti a ricrederci immediatamente su ciò che è emerso sino a questo momento, se solo ci venisse concessa l'opportunità di un confronto aperto su quello che ormai al Sud sembra essere diventato il "tema dei temi", e ci venisse offerta la possibilità di cambiare le cose.

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Se invece dovremo prendere atto di una realtà (ahimè triste!) in cui l'unica arma per attirare l'attenzione del Governo sul Mezzogiorno è quella di una azione eclatante che scuota le coscienze di cittadini e legislatori vorrà dire che è giunta l'ora di lasciare la guida dei nostri amati e disastrati comuni attraverso l'istituto delle dimissioni, ..in massa!". Lo afferma in una nota il sindaco di Roghudi, Pierpaolo Zavettieri.