Non regge l'ipotesi del duplice tentato omicidio a Feroleto della Chiesa. Scarcerato Salvatore Zungri

Toganuova500 2In accoglimento delle richieste degli Avvocati Giuseppe Alvaro e Giovanni Montalto, il Gup di Palmi, con sentenza emessa all'esito del giudizio abbreviato, ha escluso l'ipotesi del duplice tentato omicidio contestato a Salvatore Zungri, 23 anni, di Laureana di Borrello. I fatti sono stati riqualificati e ricondotti nel reato di danneggiamento.

Per Zungri era stata invece richiesta la condanna a 10 anni di reclusione per il delitto di tentato omicidio aggravato ai danni di T.E. e M.C. entrambi residenti a Feroleto della Chiesa.

Zungri, pregiudicato, era stato tratto in arresto il 3 settembre 2017 a seguito di una denuncia presentata ai Carabinieri di Feroleto della Chiesa dalle persone offese, che avevano riferito che quel giorno, in contrada Trotta, un giovane, da entrambi riconosciuto senza margini di dubbio in Salvatore Zungri, portatosi a pochi metri dalla finestra, sita ad altezza uomo, della tavernetta dell'abitazione di T.E., impugnando con la mano destra una pistola, aveva esploso alcuni colpi di arma da fuoco calibro 9 x 21 all'interno dell'abitazione. Uno dei bossoli aveva attinto la parete interna della stanza, fermandosi a pochi centimetri dalla testa dei M.C., che era seduta su un divano. Un altro colpo era stato esploso contro il lunotto dell'autovettura di T. E., parcheggiata nel cortile dell'abitazione. Secondo la versione resa dalle persone offese l'azione criminosa rappresentava probabilmente un atto di ritorsione a seguito dell'incendio di un motorino subito la sera precedente dalla sorella dell'imputato, vicina di casa delle persone offese, ritenute evidentemente dallo Zungri responsabili dell'incendio.

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L'esame STUB immediatamente eseguito dagli inquirenti dava esito positivo, evidenziando la presenza di particelle peculiari di esplosioni di colpi di arma da fuoco sulla mano destra e all'interno dell'autovettura di Salvatore Zungri, il quale veniva tratto in arresto e condotto presso la Casa circondariale di Paola in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP di Palmi.

In sede di udienza preliminare gli Avvocati Giuseppe Alvaro e Giovanni Montalto hanno richiesto di procedere con le forme del giudizio abbreviato e, nel corso di un'articolata discussione, hanno tra l'altro sostenuto la mancanza di volontà omicidiaria, sproporzionata rispetto al movente ipotizzato dall'accusa, e, comunque, l'incompatibilità giuridica del tentativo di omicidio con il dolo eventuale, ossia con la mera accettazione del rischio che i colpi di pistola esplosi potessero raggiungere anche le persone offese.

Il giudice, condividendo gli argomenti difensivi, ha escluso il reato di tentativo di omicidio e ha irrogato una pena di tre anni di reclusione per i reati di danneggiamento, detenzione e porto illegale di arma da sparo.

Valorizzando il sensibile ridimensionamento del quadro cautelare i legali hanno quindi richiesto e ottenuto la scarcerazione dell'imputato, che è stato ammesso al regime degli arresti domiciliari.