Polstrada Villa, Dieni: "Trasferimento deciso dal precedente governo"

«Lascia davvero di stucco la faccia tosta messa in mostra da chi sa solo accusare senza avere la capacità di riconoscere i propri errori». È quanto dichiara la deputata del Movimento 5 Stelle Federica Dieni in merito alle polemiche che si sono scatenate in merito al trasferimento della Polstrada di Villa San Giovanni.
«Negli ultimi giorni – spiega la parlamentare – sono finita nel mirino di alcuni politici locali e nazionali che, anziché riconoscere le proprie colpe, le loro accidie e la loro incompetenza, hanno pensato bene di puntare il dito contro di me, indicandomi come principale responsabile di questa vicenda. I fatti, però, sono ostinati e raccontano un'altra verità, verificabile da chiunque».
«Sono stata io – continua Dieni – il primo politico a sollevare il caso in questione. E questo avveniva nella scorsa legislatura, quando il Movimento 5 Stelle era una forza di opposizione del tutto alternativa al governo che aveva preso la decisione di trasferire il presidio di polizia di Villa San Giovanni. Fu la mia interrogazione parlamentare a fare luce sul problema e a paventare i possibili pericoli e rischi legati a una disposizione che, lo ripeto, è stata appannaggio del precedente esecutivo».

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«È dunque stucchevole, oltreché strumentale – prosegue la deputata –, il maldestro tentativo di infangare l'attuale governo e la sottoscritta per colpe che sono imputabili solo ed esclusivamente a un esecutivo con il quale, a differenza del partito di cui fanno parte i miei accusatori, il Movimento 5 Stelle non ha mai inciuciato».
«Sono davvero rammaricata per l'impossibilità, riscontrata dall'attuale governo, di modificare un provvedimento già esecutivo e contro il quale mi sono battuta con tutte le mie forze. Non posso non rilevare, tuttavia – conclude Dieni –, la schizofrenia interpretativa dei miei detrattori: sempre solleciti nel voler dimostrare l'estraneità del Movimento rispetto alle azioni positive realizzate nel territorio e la sua responsabilità in merito ai problemi ereditati».