Motta San Giovanni (RC), Mallamaci: "Maggioranza avvinghiata su se stessa mentre fuori dal palazzo ci sono notevoli difficoltà"

"Mentre il Paese indietreggia nei settori nevralgici e che determinano prevalentemente la qualità della vita dei cittadini, la maggioranza, barricata dentro palazzo Alecce, è sempre più avvinghiata su sé stessa". Lo scrive in una nota il consigliere comunale di Motta San Giovanni, Domenico Mallamaci.

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"La raccolta differenziata è al palo con percentuali molto più basse rispetto agli anni precedenti; la Corte dei Conti ci comunica che occorrono tanti, troppi chiarimenti sul piano di riequilibrio presentato nei messi scorsi (nel frattempo molto poco è stato fatto per avviare le misure di risanamento previste nello stesso); la provinciale che porta a Motta è nelle stesse identiche condizioni di febbraio scorso; le zone di Allai e Paolia necessitano di interventi urgenti al fine garantire le condizioni minime di sicurezza (due eventi franosi condizionano la viabilità e limitano il transito da tempo immemorabile); il progetto del Lungomare, a detta della maggioranza, non poteva essere presentato e discusso con i cittadini in quanto la ristrettezza dei tempi non lo permetteva (il bando per la progettazione ha visto la luce dopo un anno); l'acqua continua a non essere erogata con la dovuta normalità (gli ultimi 5 giorni senza il prezioso liquido a Lazzaro sono emblematici); il castello di San Niceto abbandonato nonostante i fondi che ogni anno vengono erogati dalla Regione; progetti presentati come fondamentali per aggredire l'evasione che si registra nei pagamenti delle tasse come quello relativo al sistema idrico integrato miseramente falliti; la partecipazione strombazzata in campagna elettorale non ha mai trovato attuazione; mortificati i consiglieri comunali ai quali da mesi non vengono date risposte alle numerose interrogazioni poste, consigli comunali convocati raramente e tanto tanto altro ancora.
Volutamente non ho citato la questione discarica in quanto sono certo che i cittadini abbiano ormai chiaro quanto sia stata inadeguata l'azione della maggioranza.
Fino ad oggi possiamo tranquillamente affermare che il Sindaco non ha messo in atto nulla di quanto promesso in campagna elettorale e se le indennità andassero rapportate alla produttività del servizio (inteso nel senso più nobile del termine) prestato da Lui e da una parte della Sua giunta dovrebbero per coscienza e senza indugio alcuno rinunciarvi immediatamente".