Reggio Calabria ricorda Natale De Grazia

seratadegraziaIl 12 di dicembre di ventiquattro anni fa la morte, inspiegabile ed improvvisa, di un capitano della Marina impegnato nelle indagini sulle navi dei veleni. Legambiente di Reggio Calabria ha deciso di omaggiare la memoria di Natale De Grazia, con la presentazione, in anteprima nazionale del libro "Cose storte - documenti, fatti e memorie attorno alle navi a perdere", di Andrea Carni', che, nel volume, edito da Falco, definisce l'ufficiale "uomo comune e al tempo stesso eccezionale". "Non un'operazione di memoria, un fatto rituale - ha detto Lidia Liotta, coordinatrice del Comitato scientifico di Legambiente Reggio Calabria - ma un momento che significhi soprattutto parlare del nostro futuro, di calabresi, di italiani, ma soprattutto del futuro della nostra terra". Una iniziativa, quella di Reggio, e' stato detto, "dedicata ai giovani, ai quali abbiamo il dovere di lasciare un mondo piu' pulito, sotto ogni aspetto".

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"Una storia che sul piano delle indagini non ha grosse novita' - ha detto Nuccio Barilla, storico dirigente di Legambiente - ma che registra tanti interrogativi che via via stanno venendo fuori che ci impongono di insistere perche' la verita' venga fuori". "Un libro, "Cose storte" che mette a posto le cose - ha sostenuto l'editore Michele Falco - e un'opera che ricostruisce in maniera organica tutta la vicenda, l'intero fenomeno delle navi dei veleni. Un manifesto completo per chi vuole aprirsi, accostarsi a questo triste fenomeno. Un'opera, per questo, credibile, autorevole anche sotto il profilo scientifico". Greco si e' detto sconcertato del fatto che pur raccontando cose assurde, continui a non succedere nulla". Il dibattito, concluso dallo stesso Carni', e' stato arricchito dalle testimonianze di Claudio Cordova, autore di un volume sulle navi dei veleni e la storia del capitano De Grazia, e di Anna Maria De Luca, collaboratrice De "La Repubblica" ijn relazione alla vicenda della nave affondate al largo di Cetraro, nel Tirreno cosentino.