Reggio, la lettera aperta e le richieste di Azzarà (Uil) al commissario del Grande Ospedale Metropolitano

"Caro Avvocato, le problematiche che attengono la conclamata e vergognosa situazione in cui versa la sanità nella nostra regione e più segnatamente nella provincia reggina assurge, oramai, ad emergenza nazionale, con un impatto sociale che travalica la competenza sindacale delle rispettive categorie divenendo, anche, di interesse confederale. Per tali motivazioni avevo ritenuto, congiuntamente ai dirigenti della UILFPL, di chiederLe un incontro peraltro, da Lei accettato e fissato presso i riuniti per giovedì.
Appuntamento saltato per sopraggiunti Suoi impegni, evenienza che può accadere, sarebbe bastata una telefonata di preavviso per differire l'incontro. Ciò, però, non essendo avvenuto, mi porta a far conoscere pubblicamente ed in modo trasparente, come abitudine della UIL, quanto questa Organizzazione Sindacale avrebbe ritenuto di dover conferire alla S.S., non avendo rendite di posizione da difendere, favori da chiedere, carriere da tutelare". Lo scrive nella lettera aperta indirizzata a Vittorio Prejanò, commissario GOM, il Segretario Generale della Uil Nuccio Azzarà.

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E ancora si legge: "Considerato che non ha provveduto a revocare in auto-tutela tutte le delibere adottate dalla gestione Araniti e che i primi atti deliberativi da Lei adottati, hanno avuto come oggetto, invece, il conferimento dell'incarico, di direttore amministrativo e sanitario agli stessi dirigenti nominati dal precedente D.G., avrei voluto chiedere se rientra nei Suoi intendimenti perpetuare anche la stessa tipologia gestionale. In particolare se intende utilizzare graduatorie scadute da anni, continuare ad emanare bandi di concorso totalmente illegittimi per direttori di UOC, se a fronte della grave mancanza di operatori nell'area dell'emergenza-urgenza (certificata dalla stessa Azienda) intende portare a termine concorsi per medici geriatri, per ingegnere informatico che assieme al concorso per logopediste (concorso già espletato dalla precedente direzione) costituiscono, ictu oculi, figure tutt'altro che essenziali in un ospedale la cui mission è il trattamento dell'emergenza-urgenza.
Avrei voluto chiederLe, se intende nominare specialisti otoiatri nelle commissioni di valutazione per medici oculisti, omettere gli specifici controlli sulle SDO, mantenere le liste d'attesa in termini illegittimi e clientelari a danno dell'utenza, perseguire, dopo lo sciagurato trasferimento della Medicina, anche il trasferimento dell'Oncoematologia al Morelli. L'incontro sarebbe valso per sapere dalla S.S se la Medicina d'urgenza debba continuare a lavorare senza il medico di guardia, se l'attività dell'OBI sia aderente alle norme di legge che ne regolano il funzionamento, se intenda correggere illegittimi scorrimenti di graduatorie per la nomina di direttori di UOC, se farà presiedere concorsi per biologi da specialisti anestesisti. Durante la discussione avrei chiesto spiegazioni sul perché insista un accanimento nei confronti dei dirigenti sindacali della UIL e le motivazioni che hanno indotto all'imboscamento di Coordinatori infermieristici distratti da importanti incombenze professionali per essere utilizzati illegittimamente in ambiti prettamente amministrativi.
Non sarebbe sfuggito al confronto altresì: - la mancata applicazione di stringenti norme sulla messa in quiescenza dei dirigenti - la non ottemperanza a sentenze del giudice del lavoro del Tribunale di Reggio Calabria (nel mentre si ottempera prontamente a sentenze del giudice del lavoro del Tribunale di Vibo Valentia) – la mancata applicazione della norma sull'inconferibilità degli incarichi per come stabilito, addirittura, da una delibera della stessa Azienda. La UIL sarebbe poi stata curiosa di sapere se è a conoscenza che da atti giudiziari si rileva che nel concorso pubblico per direttore dell'UOC Pronto soccorso "i punteggi sono stati assegnati in base a delle tabelle preparate dagli uffici amministrativi" (cosa di gravità inaudita) - se esistono, per come riportato dalla stampa, direttori di UOC ammessi al concorso senza averne titolo e se è vero che la denegazione del requisito attestato nella domanda (che configura, a tal punto, dichiarazione mendace che l'Azienda ha l'obbligo di denunciare) è certificata da un documento a firma "avv. Vittorio Prejanò" la Sua stessa persona.
Questo e tanto altro avrei voluto chiederLe nell'incontro di che trattasi, soprattutto in considerazione del fatto che uno dei Suoi primi atti conferisce, per l'ennesima volta ed in chiara violazione del principio di rotazione stabilito dall'ANAC, una consulenza legale esterna ad uno dei due professionisti che, da soli, si sono aggiudicati oltre il 60% di tutte le consulenze legali esterne assegnate dalla precedente gestione.
La cosa più importante, sulla quale avremmo potuto conversare è che la UIL è pronta ad offrire ampia e leale collaborazione nell'interesse dei cittadini, solo e qualora si abbia idea di cambiare verso rispetto alla passata gestione, altrimenti, come sempre, il Sindacato chiederà conto alle istituzioni preposte la verifica ed il controllo sul Suo operato, nonché alle Autorità Giudiziarie di perseguire le condotte eventualmente rilevanti sotto il profilo penale e contabile.
Caro Avvocato, nel salutarla mi domando se non ritiene doveroso chiedere scusa alla UIL per la scarsa cortesia istituzionale palesata nel perdere la opportunità di confrontarsi con un vero Sindacato".