Reggio verso il dissesto? La minoranza: "Falcomatà certifica il suo fallimento"

reggio palazzosangiorgio150416"Falcomatà ha certificato il suo fallimento.

Come avevamo ampiamente prefigurato sin dall'inizio della sua Consiliatura si è rivelato il Sindaco più "scarso" della storia di Reggio Calabria, che rischia di consegnare alla Città il più macabro risultato: il dissesto del Comune di Reggio Calabria.

Le affermazioni di inizio consiliatura sempre caratterizzate da quell'impronta di velleitario ottimismo sulle capacità di mettere in sicurezza il bilancio si sono rivelate totalmente false.

I fatti si sono incaricati di confermare vicende esattamente opposte a quelle di una sana e corretta gestione amministrativa.

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Falcomatà con lo "spalmamento" dei debiti del piano di rientro dagli originari dieci anni previsti dai commissari ai successivi trenta anni non è comunque riuscito a garantire l'erogazione dei servizi essenziali ai cittadini di Reggio Calabria, lasciando oggi una città devastata dall'incuria e dalla dis-amministrazione, e con il carico debitorio aumentato.

È evidente che non siano risultati sufficienti gli inglesismi per presentare programmi, come il famoso "Master Plan" con tanto di slides per risolvere il problema dell'evasione, riscossione e valorizzazione del patrimonio immobiliare.

L'evasione è alle stelle e costringe i cittadini a caricarsi di esose tasse per servizi inesistenti.

La riscossione è ferma all'ultimo posto in Italia come capacità di incasso.

Gli investimenti in opere pubbliche totalmente bloccati portano ad una crisi quasi irreversibile dell'edile.

Il totale disinteresse della valorizzazione del patrimonio immobiliare con la mancata alienazione dei beni di cui il comune non riesce a trarre alcuna utilità.

L'esplosione della "questione AVR" che comprende 14milioni di euro di debiti scaduti pur inseriti nei previsionali.

AVR richiama alla mente sia l'insufficienza del servizio di raccolta differenziata porta a porta sia soprattutto il mancato pagamento dei dipendenti da oltre tre mesi.

Non possiamo dimenticare le tante "spese pazze" effettuate dalla città metropolitana e del Comune, che non hanno prodotto alcuna utilità, quali concerti, luminarie e sagre.

Da ultimo la nomina del Direttore Generale a 100 mila euro per gli ultimi otto mesi di consiliatura.

Scopriamo solo ora qual è stata la vera svolta di Falcomatà: la svolta verso il dissesto!" Lo affermano in una nota i consiglieri di minoranza in senso al Consiglio Comunale: Mary Caracciolo (capogruppo Forza Italia), Lucio Dattola (Forza Italia), Luigi Dattola (Fratelli d'Italia), Giuseppe D'Ascoli (Forza Italia), Emiliano Imbalzano (Lega), Pasquale Imbalzano (Forza Italia), Antonino Maiolino (Gruppo Misto), Antonino Matalone (Gruppo Misto), Antonio Pizzimenti (capogruppo Fratelli d'Italia), Massimo Ripepi (Fratelli d'Italia).