Candeloro Imbalzano (FI): “La Regione sostenga con maggiore convinzione l’agricoltura biologica”

"Mentre in tutto il Pianeta l'agricoltura si orienta sempre più verso le produzioni biologiche, con ritmi crescenti annuali dell'8%, sancendo la "buona alleanza" tra agricoltori e consumatori, necessaria per produrre cibi sani e rispettosi dell'ambiente, in Calabria, tanto per cambiare, con il Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020, si stenta a comprendere quale deve essere la direzione di marcia delle nostre coltivazioni che accompagnano l'alimentazione umana".

E' quanto afferma Candeloro Imbalzano, autorevole esponente di Forza Italia, e già relatore in Consiglio Regionale dell'attuale Programmazione Comunitaria.

"Eppure, quando nel luglio nel 2014 venne licenziato in Consiglio l'attuale P.S.R. che valeva complessivamente circa 1.150 milioni di euro, raccogliendo le stesse indicazioni del Dipartimento competente non esitammo a sottolineare positivamente la svolta che si andava prefigurando anche nella nostra Regione, tant'è che, da allora, molte aziende decisero di riconvertire con notevoli investimenti le loro tradizionali produzioni. Una scelta che andava a privilegiare all'AGRICOLTURA INDUSTRIALE, sostenuta come è noto con pesticidi ed altri composti derivati del petrolio, quella strettamente BIOLOGICA, con un metodo di coltivazione e di allevamento che ammette solo l'impiego di sostanze naturali, escludendo quindi l'utilizzo di sostanze di sintesi chimica (concimi, diserbanti e insetticidi vari)" , continua Candeloro Imbalzano.

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"Per questo non comprendiamo affatto l'attuale scelta della Regione di non finanziare la "Misura 214" che, attraverso il sostegno finanziario a superficie per aziende che praticano questo metodo di coltura, consente di commercializzare prodotti sempre più sani. Con un grave rischio per l'intero comparto: quello di arrecare gravi danni economici non solo alle aziende già da anni virtuosamente orientatisi, ma all'intero importante indotto che ruota attorno, costituito da tecnici che controllano le produzioni, laboratori chimici per analisi e controanalisi e quant'altro, aggiunge ancora Candeloro Imbalzano.

"Suggeriamo pertanto al Dipartimento Agricoltura della Regione a proporre al più presto alla Giunta Regionale, se necessario, anche una eventuale rimodulazione del P.S.R., per reperire le risorse che consentano a queste realtà produttive di disporre del sostegno necessario, atteso che dopo aver incentivato in passato queste produzioni, oggi esiste il concreto rischio di penalizzarle irreversibilmente e di espellerle gradualmente dal mercato", conclude Candeloro Imbalzano.