Migranti, Prefettura cerca soluzioni alloggiative alternative per cittadini extracomunitari Piana di Gioia Tauro

Reggio Prefettura 19 luglio 1Oggi il Prefetto di Reggio Calabria Michele di Bari ha presieduto una riunione finalizzata a reperire soluzioni alloggiative alternative per i cittadini extracomunitari al fine di giungere alla loro integrazione nel tessuto socio-abitativo della Piana di Gioia Tauro e al superamento degli attuali attendamenti.

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"All'incontro - come si legge nella nota diffusa dall'ufficio territoriale - hanno partecipato l'Assessore al lavoro della Regione Calabria, il Consigliere delegato alle politiche sull'immigrazione della Città Metropolitana, i Sindaci di Rosarno, San Ferdinando, Candidoni, Cittanova, Melicucco, Rizziconi, Taurianova, la Commissione Straordinaria di Laureana di Borrello, l'assessore ai Servizi Sociali del Comune di Palmi, i Rappresentanti delle Forze dell'Ordine, dell'Ispettorato provinciale del lavoro nonché i Rappresentanti delle Associazioni datoriali dell'agricoltura e delle Organizzazioni sindacali di categoria.
Il Prefetto - nel richiamare quanto convenuto nel corso dei precedenti incontri - ha sottoposto, ai partecipanti un protocollo d'intesa per condividerne i contenuti e formalizzare l'apporto di ciascuno nelle politiche di integrazione dei migranti.
In particolare, l'Assessore regionale al lavoro e welfare, Angela Robbe, ha comunicato che la Regione supporterà gli Enti locali nell'attuazione di politiche attive di accoglienza, mediante l'utilizzo dei finanziamenti del FAMI nonché una serie di altre misure volte, da un lato, alla costituzione di un fondo di garanzia per i proprietari che concedono in locazione le loro abitazioni ai cittadini extracomunitari e, dall'altro, all'erogazione di contributi regionali per agevolare il fitto".
Gli Amministratori presenti "hanno confermato la loro disponibilità a ricevere, nei rispettivi territori, i moduli abitativi messi a disposizione dal Ministero mentre la Città Metropolitana di Reggio Calabria ha assunto l'impegno di contribuire, con risorse umane e strumentali, all'installazione dei citati moduli.
Le Associazioni datoriali e le organizzazioni sindacali hanno offerto significativi contributi, ponendo l'accento sulla tutela dei lavoratori e sul contrasto ad ogni forma di sfruttamento degli stessi".