Villa San Giovanni (RC), Morabito (Idv): “Casse vuote, il Comune ricorre alla sosta a pagamento”

"La notizia è di quelle che non ci si aspetta ma è confermata da numerosi indizi emersi durante l'ultimo Consiglio Comunale, nel corso del quale, il sindaco ha informato di due debiti milionari per l'acqua ed i rifiuti, per i quali è stato concordato un piano di rientro ma che, proprio per il ritardo nel pagamento di una rata, si era proceduto alla riduzione della portata dell'acqua da parte di SORICAL. Nonostante il pagamento di tutti i debiti, saldati nel 2013 attraverso un mutuo acceso presso Cassa Depositi e Prestiti e che impegna il Comune per i prossimi 30 anni, a distanza di meno di un lustro l'Ente torna ad essere deficitario sul fronte economico finanziario a causa, afferma Siclari, dei mancati introiti dell'Ecopass messinese che aveva evitato, fino a poco tempo fa, le difficoltà dell'Ente. Adesso si corre ai ripari, cercando di raschiare il barile con i soldi derivanti dalla sosta a pagamento di imminente introduzione ma che, già all'origine, conterrebbe un vizio insanabile poiché è preclusa la possibilità, per i Comuni, di mascherare la regolamentazione della sosta con l'esigenza coprire esigenze di bilancio. Ci aveva già provato, il Commissario Saladino, con una nota inviata al Comando Vigili che bussava cassa ma che fu stoppata dall'intervento di Italia dei Valori. Ci riprovano, adesso, Siclari e l'Assessore alla Viabilità, Morgante, che non rendono note le argomentazioni. Nel 2011, infatti, con il sindaco La Valle, i tecnici che redassero il piano per la mobilità, segnalarono la carenza di 600 posti auto, per soddisfare una richiesta che veniva dal traffico in accesso a Villa San Giovanni, di circa 58.000 veicoli al giorno, escluso il traffico per la Sicilia. Per questa ragione venne ideato un sistema di sosta con almeno 4 aree, tutte a ridosso delle grandi vie di comunicazione che avrebbero permesso, soprattutto, di liberare il quartiere Immacolata, garantendo il posto auto ai pendolari e una nuova area per il mercato, ubicata nel centro cittadino".

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"Dopo l'approvazione del progetto definitivo, l'unica attività fu svolta dall'Amministrazione Messina, che di li a breve sarebbe caduta per la famosa sentenza "Bandafalò", consistita nell'esproprio delle aree di via Mazzini. Quel progetto, approvato in Consiglio Comunale nel 2007 con la dichiarazione di pubblica utilità, aveva anche ottenuto l'autorizzazione dal Ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, per l'utilizzazione delle somme del Decreto Emergenza che consentiva interventi di riqualificazione del centro urbano. L'amministrazione Siclari, nonostante i costi del progetto si siano più che dimezzati, non solo non diede seguito a quell'idea ma rimase inerme fino a perdere i finanziamenti dello stesso Decreto Emergenza che, solo l'intervento di Italia dei Valori e dell'avv. Angela Marcianò consentirono di recuperare grazie al Ministro Del Rio ma poi nuovamente ad essere dichiarati perenti causa sempre l'inattivismo della Giunta Siclari. Adesso si torna di nuovo alla carica, non già per risolvere un problema le cui soluzioni erano state perfettamente individuate ma solo per fare cassa, riuscendo a dimostrare il grande senso di responsabilità che accompagna le iniziative amministrative, con provvedimenti assunti contro la città e chi la frequenta. Il tutto condito da una vicenda pittoresca, poiché Morgante, attuale Assessore alla viabilità, nel 2014 si rivolse al TAR, insieme ad altri, per opporsi alla introduzione della sosta a pagamento". Lo dichiara, in una nota, il responsabile cittadino di Italia dei Valori di Villa San Giovanni, Antonio Morabito.