Villa San Giovanni (RC), Morgante: “Ecopass? Bisogna dire la verità, la politica non c’entra”

«Non ho mai parlato di politica, ma soltanto di figure tecniche. Ancora una volta, si tenta – peraltro maldestramente – di strumentalizzare il mio messaggio rivolto solo a chi, per molti anni, ha rivendicato la paternità dell'Ecopass. Voglio dire di più, anche se ai tempi facevamo parte di squadre contrapposte ho sempre espresso il mio favore nei confronti di uno strumento che poteva rappresentare un aiuto per la città. Come me il sindaco Giovanni Siclari, che ai tempi faceva parte della squadra di Governo, ha semprecreduto nello strumento e questo nessuno lo ha mai messo in dubbio».

Si esprime così l'assessore Massimo Morgante, rispondendo alle dichiarazioni pubblicata a mezzo social e sulla stampa negli ultimi giorni, con riferimento all'Ecopass. Nel suo intervento, durante il Consiglio comunale, Morgante era stato molto netto. Discutendo delle problematiche afferenti il bilancio, aveva ricordato come il fulcro fosse rappresentato proprio dall'Ecopass, introdotto il 31 agosto 2011, con una delibera di giunta (n. 156) che prendeva atto del protocollo d'intesa con il Comune di Messina, siglato il 20 agosto dello stesso anno. Ed è ricordando questi fatti che, spiega Morgante, «mi sono rivolto non alla politica, che non è stata mai tirata in ballo, ma a chi faceva parte dell'ufficio dello staff. Chi oggi parla e ritiene di essere il "padre" dell'Ecopass dovrebbe ricordarsi che è stato nello staff del sindaco La Valle dal 2 novembre 2010 al 7 luglio 2012 e, dunque, risulta pienamente corresponsabile di un'introduzione dell'Ecopass fatta male e gestita peggio e che, proprio a causa di quei vizi originari introduttivi, è stata bocciata prima dal Tar e poi dal Consiglio di Stato». Morgante si rivolge direttamente a chi, all'epoca, era parte integrante dello staff e ha dato il via libera alla sottoscrizione del protocollo d'intesa con il Comune di Messina e successivamente alla delibera di Giunta di recepimento di quell'accordo: «Chi l'ha fatto non ha consentito a Villa San Giovanni, che ne ha tutti i presupposti, di poter introdurre una tasse ecologica vera e propria, ancorando, invece, le sorti a quelle del Comune di Messina. Ebbene, chi ha fatto ciò deve smetterla di dare lezioni false e sbagliate e farebbe meglio a tacere, provando, di contro, a frequentare ripetizioni di buona politica che non ha mai voluto e saputo imparare».

Morgante riporta anche l'unico aspetto positivo di quell'accordo: il non aver esposto il Comune di Villa San Giovanni a richieste di rimborso. «Merito, questo, non del tuttologo capo-staff dell'epoca, ma dell'ufficio del gabinetto del Sindaco di Messina, Buzzanca, che ha predisposto il protocollo».

«Pertanto – conclude Morgante – l'attività di questo signore, che si nasconde dietro un partito che non esiste a livello nazionale ne tantomeno a livello locale, si è rivelata per certi versi fallimentare, come confermato anche dal Consiglio di Stato, se invece avesse fatto bene il suo lavoro oggi non ci troveremmo senza Ecopass. Rimarco come, da quando sono stato eletto, c'è un gruppo di persone che non fa altro che attaccarmi. Si tratta di attacchi mirati che, però, non tengono conto di come la politica si debba limitare a dare indicazioni e fornire indirizzi».

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