Prima tappa per il progetto "Liberi di volare"

Una platea entusiasta, composta e partecipata quella della prima tappa della carovana del progetto "Liberi di Volare" che è partita da Reggio Calabria e più precisamente dal liceo Campus San Vincenzo De Paoli. Il progetto, promosso da Unipromos, organizzazione di promozione sociale, di cui è presidente nazionale Domenico Mamone, ha come partner e soggetto attuatore l'associazione "Sibari, Città del Sole" e si avvale di un comitato scientifico composto da esperti in materia e da docenti universitari. L'incontro si è trasformato in un vero e proprio confronto tra gli oratori ed i tantissimi ragazzi che hanno gremito l'Aula Magna dell'Istituto. A precedere le relazioni, la proiezione di alcuni video sulle cinque dipendenze patologiche trattate: droga, alcol, bullismo, ludopatia e solitudine virtuale. "Il percorso della legalità ed il contrasto alle dipendenze patologiche sono il cuore della nostra scuola – ha esordito Suor Angela Vado, coordinatrice didattica del polo dell'infanzia e della scuola primaria, introducendo i lavori – e questa aula lo dimostra". Rivolgendosi ai ragazzi ha aggiunto: "Dovete avere il coraggio di mettervi in discussione, di confrontarvi, di trovare strade diverse da percorrere insieme e di credere in un domani migliore". La parola è quindi passata al coordinatore generale del progetto, Benedetto Di Iacovo, il quale si è soffermato soprattutto sulle finalità di "Liberi di Volare" e sulla scelta di Unipromos di realizzare questa campagna di prevenzione nelle scuole, che, da sempre, rappresentano l'avamposto per eccellenza della formazione delle coscienze ed il principale presidio di legalità. Il luogo dove si costruiscono le classi dirigenti del futuro. L'iniziativa è stata preceduta da un incontro presso la sede Consiglio Regionale della Calabria tra il dirigente dell'ufficio scolastico provinciale di Reggio Calabria, dott. Maurizio Piscitelli, il dottore Benedetto Di Iacovo ed il professore Domenico Marino, per stabilire la "road map" degli Istituti Scolastici della provincia di Reggio Calabria da coinvolgere nel corso del prossimo anno scolastico, che saranno almeno 11 con oltre 8mila ragazzi. "Vogliamo aiutare i ragazzi – aggiunge Di Iacovo - a mantenere la libertà e l'indipendenza da ogni patologia poiché bisogna essere "dipendenti" solo dal lavoro. Fare un buona prevenzione partendo dalle scuole, affermando la cultura della legalità, ci sembra il modo più efficace per tentare di sradicare il fenomeno alle sue radici, rendendo i ragazzi e gli studenti consapevoli degli enormi danni che provoca questo "cancro sociale" presente in maniera devastante nella nostra società". Successivamente, ai ragazzi presenti è stato somministrato un interessante questionario, in forma anonima, allo scopo di monitorare le dipendenze nell'istituto scolastico. E' seguito poi l'intervento del docente dell'Università Mediterranea Domenico Marino, che ha illustrato gli strumenti che saranno messi in atto per contrastare le dipendenze. "Il progetto – spiega Marino - è già online con una guida specifica, grazie alla quale voi studenti, oltre ad analizzare le problematiche delle dipendenze, avete in mano le "istruzioni" per evitarle o per uscirne. Novità per le scuole e i docenti sarà l'attivazione della Community, attraverso la quale potrete interagire con metodologia di "peer education" e cioè l'educazione dal basso ed alla pari, con la finalità di monitorare, prevenire e contrastare le dipendenze". E' stato lasciato spazio alla voce ed alla sensibilità degli studenti attraverso la lettura di una poesia di Alda Merini e di un brano tratto dal libro di Massimo Gramellini in cui si denuncia la violenza in tutte le sue forme e le sue declinazioni. "Come insegnante - afferma Roberta Illuminato, docente di scienze umane - credo di dover riaprire un dialogo con i genitori ed i ragazzi, perché siamo tutti responsabili nella relazione educativa e dobbiamo fare rete come comunità educante". L'ola finale al grido liberi di volare ha concluso il primo incontro.

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