Operazione "Due mari": nuovamente scarcerato Bruno Palmisano

La corte di Appello ha disposto la scarcerazione di Bruno Palmisano, detenuto da pochi giorni nel carcere di Locri e condannato alla pena di anni 12 per il reato di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di droga - nella fattispecie dal Costarica - con l'aggravante dell'ingente quantità. Il giovane era stato arrestato 25 giorni addietro in esecuzione di un provvedimento della Corte di Cassazione, dopo che scarcerato dal Gip nel 2017, era stato accolto l'appello del pubblico ministero che aveva annullato la precedente sostituzione della misura. Con la decisione della Corte di Cassazione si era ripristinato definitivamente il titolo custodiale ed il giovane dai domiciliari era stato tradotto nuovamente in carcere. Sino a ieri, cioè sino a quando la Corte di Appello ha accolto la nuova richiesta di concessione degli arresti domiciliari avanzata dai difensori, Avvocati Marco Tullio Martino (coadiuvato dalla collaboratrice di studio Dott.ssa Elisa Marcianò) ed Alessandro Bavaro, che in un'articolata istanza hanno dimostrato come non fossero più sussistenti le ragioni per mantenere il titolo coercitivo. In particolare i legali hanno rimarcato il tempo già trascorso dal Palmisano in regime di arresti domiciliari, durante i quali aveva goduto di permessi ed autorizzazioni (anche a contrarre nozze) tenendo sempre una condotta irreprensibile, nonchè la giovane età, lo stato di assoluta incensuratezza ed il ruolo comunque marginale che lo vedeva asseritamente coinvolto in uno solo dei numerosi episodi di traffico in contestazione nell'intera operazione. I penalisti hanno poi neutralizzato in punto di attualità delle esigenze cautelari la pronuncia negativa della Suprema Corte che tuttavia, a causa del lunghissimo tempo trascorso per la celebrazione dell'appello cautelare – oltre un anno e mezzo – si era espressa nel 2019 (aprile) sull'esistenza di esigenze cautelari o meno ravvisate come affievolite già nel luglio 2017. Il giovane nativo di Natile ha lasciato ieri pomeriggio la casa circondariale di Locri.

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