Reggio, Osservatorio disagio abitativo: “Cambio alloggio, altra richiesta urgente negata e normativa inapplicata”

"Armando ha 53 anni, è affetto da una grave patologia per la quale dovrebbe abitare in un ambiente igienicamente sano. L'alloggio popolare Aterp che gli è stato assegnato qualche anno fa ad Arghillà nord non garantisce condizioni igienico sanitarie idonee . Questa condizione abitativa mette in serio periocolo la vita del signor Armando e per questo lui e la sua compagna Rodica, secondo la normativa vigente, avrebbero diritto al cambio dell'alloggio. Ma le richieste di cambio alloggio presentate non hanno avuto da parte del Comune e dell'Aterp risposta positiva. Armando affetto da una gravissima patologia continua ad abitare in un alloggio popolare al quarto piano di un edificio, senza ascensore ed in condizioni antigieniche .L'alloggio del piano superiore a quello di Armando non è abitato da tempo ed è diventato un debosito di rifiuti di ogni genere e ricettacolo di topi ed insetti. La situazione interessa le scale dell'edificio ed in particolare l'alloggio di questa famiglia che è il più vicino. Vanno ricordate anche le ingenti perdite di liquame fognario che, nei mesi passati, hanno inondato l'ingresso dell'edificio. Solo da poco tempo questo problema è stato superato. Insieme alle condizioni antigieniche sono da considerare quelle di grave emarginazione che riguardano l'insediamento di alloggi popolari di Arghillà nord dove si trova l'alloggio, che sono come un macigno sull'esistenza di una famiglia che vive con un reddito molto basso e una micidiale patologia da contrastare con quotidiane cure mediche. Rodica la compagna di Armando si trova a dover combattere ogni giorno contro la malattia di Armando e contro le condizioni abitative che gli rendono impossibile la vita. E' evidente che queste condizioni abitative negano ad Armando il diritto pieno alla casa e quindi il diritto alle cure mediche . Il cambio alloggio è stato, fino ad oggi, negato. Ma l'Aterp Calabria che ha risposto negativamente all'ultima richiesta di cambio alloggio nella stessa ha ammesso che il programma di mobilità per gli assegnatari, previsto dalla legge regionale nr 32/1996, nel comune di Reggio Calabria è inapplicato".

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"Difatti il caso di Armando e Rodica non è l'unico. Saranno centinia le richieste di cambio alloggio inevase nel Comune . È una delle problematiche della cattiva gestione degli alloggi popolari. Dal 1996 il comune di Reggio Calabria e l'Aterp non applicano le disposizione di legge per i cambi alloggio. Il cambio dell' alloggio per disagi abitativi, per condizioni strutturali inadeguate alla salute degli assegnatari, per sovraffollamento e per sottoutilizzazione (Titolo V, articoli 42, 43, 44 e 45 legge regionale nr 32/ 1996) è un'azione fondamentale della gestione degli alloggi popolari. Attraverso questa azione viene garantito nel tempo il diritto fondamentale ad una casa adeguata agli assegnatari. Il Comune e l'Aterp, secondo quanto previsto dalla legge regionale, avrebbero dovuto dal 1996 approvare ogni tre anni il programma di mobilità degli assegnatari e provvedere alla sua attuazione, fissandone tempi e criteri. In pratica, negli ultimi 22 anni, i due enti avrebbero dovuto, secondo la legge regionale, fissare la percentuale di riserva di alloggi da destinare ai cambi (aliquota massima del 25%), predisporre e ricevere le istanze degli assegnatari, costituire una Commissione con il compito di valutare le domande, redigere apposita graduatoria, considerando le priorità fissate dalla normativa, e quindi procedere ad effettuare i cambi degli alloggi con scorrimento della graduatoria. Di tutto questo, nulla è stato fatto. Considerata la situazione della famiglia di Armando e Rodica , l'Osservatorio sul disagio abitativo ritiene opportuno che il Sindaco provveda, in emergenza, a garantire il cambio alloggio a questa famiglia e ad ogni altra che si trovasse nelle stesse condizioni. Il Comune e l'Aterp dovrebbero, inoltre, applicare la normativa regionale in tempi brevi, per garantire in modo strutturale tutti i cambi alloggi necessari". E' quanto si legge in una nota dell'Osservatorio sul disagio abitativo.