Cinquefrondi (RC), Galimi (Pd): "Diritto alla salute della nostra gente merita mobilitazione generale"

"Il servizio sanitario nella nostra provincia è al collasso.Dopo il consiglio dei Ministri programmato in "pompa magna"e con grande clamore mediatico,proprio a Reggio Calabria da questo governo a trazione leghista,le cose sono letteralmente precipitate.Sembra che proprio da quella data,vi sia un accanimento,una precisa volontà di negare alla nostra gente,il diritto alla salute.Va sottolineato che al nostro ospedale di riferimento,quello di Polistena,per riparare la TAC sono stati necessari 65 giorni,che da tre mesi non sono stati sostituiti due medici del pronto soccorso,il coordinatore del reparto di chirurgia,che hanno lasciato l'anestesia e la rianimazione in "coma",che mancano dei medici in cardiologia e che,appunto,la pediatria ed il punto nascita,rischiano l'immediata chiusura.Da tempo diciamo che la battaglia per il diritto alla salute,non deve fare sconti a nessun colore politico,che tutte le energie presenti sul territorio debbono marciare compatti verso l'obiettivo di garantire i livelli essenziali di assistenza,anche ai calabresi".Lo sostiene Michele Galimi-Segretario Circolo Pd Cinquefrondi.

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"Questo grido di allarme non è stato recepito assolutamente dalla numerosa delegazione parlamentare grillina che non riesce a leggere la discriminazione in atto contro i nostri ammalati.Nemmeno la cifra astronomica di quasi 350 milioni di € che la nostra regione è costretta a pagare alle regioni del nord per l'emigrazione sanitaria,è riuscita a fermare la volontà di nominare i "commissari per il rientro del debito sanitario",considerando che nonostante il costo enorme di queste strutture,i risultati sono stati catastrofici.Si colpiscano i colpevoli,quelli che hanno provocato il "buco economico",quelli che hanno pagato più volte prestazioni e fatture da capogiro.Si dia corso alle denuncie presentate e si individuino i veri responsabili di tante nefandezze.I silenzi su queste vicende non sono più tollerabili,sapendo che non potrà essere la gente a pagare per tanti fallimenti,tante approssimazioni ed ingiustificabili ritardi".