Reggio, un piano di recupero contro l’erosione della costa di Gallico

In occasione della presentazione del libroFenomeni naturali e miti nell'Area dello Stretto – Skylla e Cariddi negli Autori reggini dell'Odissea di cui è autore il dr. Angelo VAzzanasvolta a Gallico presso la sede dell'Associazione "Tre Quartieri" è stato sottoscritto il seguente documento dal titolo:" Un piano di recupero contro l'erosione della costa gallicese

Premesso che:

· Il lungomare di Gallico rappresenta un importante patrimonio per Gallico, sia dal punto di vista socio-economico sia storico-naturalistico, con un'elevata sensibilità ambientale per la difficile coesistenza fra i fenomeni naturali e le numerose attività antropiche.

· L'ambiente litoraneo marino gallicese è attualmente caratterizzato da forti elementi di vulnerabilità e rischio per la presenza di accentuati fenomeni di erosione costiera. Questo fenomeno, che interessa, anche, il litorale reggino, dipende dalla dinamica del mare ma sono significativamente influenzati dall'uso che si è fatto in passato del territorio e delle sue risorse. In particolare la diminuzione dell'apporto di sabbia da parte dei fiumi, l'abbattimento delle dune costiere che costituivano il serbatoio naturale di sabbia, la presenza delle opere portuali, marittime e di difesa che hanno modificato il trasporto del sedimento lungo costa e l'intenso processo di urbanizzazione della fascia costiera rappresentano le principali cause dell'erosione. L'area costiera è esposta anche al rischio di allagamento ad opera delle piene fluviali dei territori posti alle quote più basse e alla contaminazione delle acque dolci di falda per effetto dell'intrusione delle acque salate marine.

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Considerato che

· Occorre considerare gli scenari futuri relativi ai cambiamenti climatici, globali e locali, che prevedono l'innalzamento del livello medio del mare e l'aumento della frequenza degli eventi climatici estremi (acqua alta, mareggiate intense, trombe d'aria, alluvioni, ecc.).

· le previsioni al 2090 indicano per il Mediterraneo un innalzamento del livello medio del mare compreso tra 18 e 30 cm e il conseguente rischio di ingressione marina per gran parte delle aree costiere e delle pianure italiane

· da questo quadro è chiaro come la protezione della costa sia una priorità nelle strategie di difesa del nostro territorio.

Tenuto conto che

· in passato, la difesa del litorale gallicese è stata affrontata soprattutto con la realizzazione di opere di difesa rigide - scogliere parallele emerse in prevalenza.

· gli studi e i monitoraggi condotti negli ultimi decenni hanno evidenziato come queste opere abbiano alterato decisamente la naturale dinamica litoranea spostando l'erosione nelle aree limitrofe e peggiorando la qualità delle acque e dei fondali di balneazione interclusi. Per questo motivo a partire dagli anni'80 la Regione ha iniziato a ricercare nuove tecniche di difesa. Oggi il metodo più utilizzato è il ripascimento, più o meno protetto, con sabbie di varia provenienza: una tecnica di difesa "morbida" affermatasi a livello europeo e nazionale per la sua elevata sostenibilità ambientale.

Alla luce di quanto sopra

Si chiede

Una riunione tecnica tra gli addetti ai lavori per focalizzare il problema dell'erosione dell'arenile di Gallico ed in particolar per mettere a punto gli interventi da effettuare in un progetto di recupero e riqualificazione dell'arenile, capace di considerare in modo unitario sia il sistema fisico-ambientale sia i bisogni sociali ed economici dei cittadini, al fine di individuare le strategie più opportune per utilizzare l'insieme delle risorse come leva dello sviluppo economico di Gallico".