Reggio, le mail per il bonus spesa tornano indietro: casella di posta piena. Falcomatà: “Oltre mille domande, poco personale”

falcomata diretta fbLa casella di posta del settore Servizi sociali è piena e le e-mail tornano indietro. E' quello che sta accadendo a Reggio Calabria, in relazione alla richiesta del bonus spesa (leggi qui la sintesi dell'avviso pubblico). Una difficoltà esplicitata anche dal sindaco Giuseppe Falcomatà, in occasione della diretta facebook quotidiana.

Il primo cittadino ha voluto chiarire che il problema è in via di risoluzione ed è imputabile all'esiguo personale a disposizione da parte del settore di Palazzo San Giorgio e, contemporaneamente, all'elevato numero di domande inoltrate dai cittadini per ottenere il buono spesa una tantum per l'acquisto di generi alimentari e beni di prima necessità.

"Non si tratta di negligenza o di poca attenzione o disinteresse e scarsa professionalità da parte degli operatori del Comune di Reggio Calabria" ha affermato Falcomatà. "Ci sono alcune problematiche che sono in via di risoluzione, ma che hanno portato a questa situazione. Il primo: il pochissimo personale che in generale esiste nel nostro Comune; a fronte di 1700 dipendenti, il Comune ha 800 dipendenti, cioè meno della metà e molte cose vanno a rilento per questo. Tuttavia, non è questa – ha aggiunto il primo cittadino - la situazione in cui si possono accampare scuse e, proprio per questo, a seguito di una richiesta che mi è stata fatta dal dirigente del settore Servizi sociali e dall'assessore al ramo, ho subito provveduto – ha proseguito Falcomatà - a chiedere di individuare del personale da mandare al settore Servizi Sociali, per snellire e accelerare tutte quelle che sono le procedure urgenti dell'attivazione del bonus spesa.

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Il secondo problema, sostiene l'inquilino di Palazzo San Giorgio, è dato dal numero di domande: "Solo nella giornata di ieri sono arrivate 700 mail e soltanto questa mattina abbiamo superato quota mille. Tantissime domande in pochissime ore".

Falcomatà ha poi specificato: "La domanda verrà valutata in base a quelle che sono le reali condizioni di indigenza, non abbiate paura se l'avete mandata un minuto prima o dopo, perché questo non rileva nulla". I criteri sono quelli della "oggettività, trasparenza e legalità. La politica – ha detto il sindaco - deve rimanere fuori da questi processi".