Camere commercio: a Vibo convegno su sovraindebitamento

La crisi d'impresa e le procedure da sovraindebitamento hanno rappresentato l'argomento di un incontro promosso dalla Camera di commercio di VIBO Valentia "mirato soprattutto - é detto in un comunicato - ad una visione comparativa tra disposizioni vigenti ed evoluzioni normative, prassi, dubbi e spunti critici". "Al centro dell'attenzione - si afferma ancora nella nota - la Legge 3/2102 e la legge n. 155/2017 di delega al governo per la riforma delle discipline della crisi d'impresa e dell'insolvenza che, nel solco già tracciato dal Decreto Legge 83/2015, sono orientate a dare certezza normativa ed effettività di tutele a situazioni che, sebbene non nuove, sono diventate più evidenti e problematiche soprattutto in questi ultimi anni a causa della crisi economica che ha reso più vulnerabili famiglie e imprese. La legge 3/2012, infatti, come è stato ricordato non senza spunti critici nel corso dell'incontro, ha dato la possibilità al debitore, con l'ausilio di organismi di composizione della crisi, di proporre ai creditori un accordo di ristrutturazione dei debiti e di sostenibile soddisfazione dei crediti con tempistiche certe, l'indicazione di eventuali garanzie e precise modalità di pagamento e di eventuale liquidazione dei beni". "Insomma, una procedura - ha detto il presidente della Camera di Commercio Michele Lico nell'aprire i lavori - orientata quanto più possibile a riconoscere e tutelare il debitore meritevole ed a favorire, contestualmente, un rimedio all'eccessiva esposizione debitoria, la salvaguardia degli interessi dei creditori e, nel caso dell'impresa, il salvataggio dell'azienda. Finalmente si è preso atto del ruolo sociale dell'impresa, oggi rafforzato proprio dal processo di riforma che, sebbene accompagnato da dubbi e rilievi critici, sembrerebbe orientato a non disperdere capacità imprenditoriali, puntando proprio sull'emersione tempestiva della crisi, il salvataggio dell'azienda, l'esdebitazione e la ripartenza dell'impresa".

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"Le novità legislative - é detto ancora nel comunicato - sono state anticipate proprio dal presidente Lico per essere poi oggetto di discussione e approfondimento da parte dei relatori. Innanzitutto non si parla più di fallimento ma di 'liquidazione giudiziale', un cambiamento non solo lessicale ma sostanziale perché collegato alla nuova distinzione tra 'stato di crisi', inteso come momentanea difficoltà dell'imprenditore a far fronte alle proprie obbligazioni, quindi sanabile e reversibile, che deve dare priorità alle proposte che comportino il superamento della crisi assicurando la continuità aziendale, dallo 'stato di insolvenza', che manifesta invece una difficoltà assoluta e irreversibile, anticamera del fallimento. A far sì che una crisi d'impresa non si trasformi in insolvenza sono le procedure d'allerta e di composizione assistita e stragiudiziale della crisi, finalizzata proprio ad incentivare l'emersione anticipata della crisi e ad agevolare lo svolgimento di trattative tra debitore e creditori, che avviene attraverso l'istituzione, in ciascuna Camera di Commercio, di un apposito organismo a ciò deputato. E la Camera di Commercio di VIBO Valentia, avendo tempestivamente attivato le procedure, oggi è ufficialmente Organismo di composizione della crisi (Occ), iscritta con provvedimento ministeriale nell'apposito registro presso il Ministero di Giustizia, che ha accertato il possesso dei requisiti di professionalità ed efficienza richiesti".