Sui morti da coronavirus registrati in Calabria (61 ad oggi) il Codacons presenta un esposto alle Procure della Repubblica di Catanzaro, Reggio Calabria, Cosenza, Crotone e Vibo Valentia, in cui si chiede di aprire delle indagini sul territorio e verificare le eventuali carenze ed omissioni da parte della Pubblica Amministrazione.
Da tutta Italia giungono segnalazioni di malati e parenti dei deceduti che denunciano difficoltà nel sottoporsi ai tamponi, mettersi in contatto con gli organi sanitari locali o ricevere in modo tempestivo le necessarie cure mediche – si legge in una nota del Codacons – Una situazione che sta portando diversi parlamentari a presentare vergognosi emendamenti al decreto Cura Italia, finalizzati proprio a cancellare con un colpo di spugna le responsabilità civili e penali di istituzioni e strutture sanitarie in caso di omessa assistenza ai pazienti, violando in modo palese la Costituzione Italiana.
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Il Codacons ha deciso di presentare un esposto affinché vengano accertate tutte le eventuali carenze ed omissioni, da parte degli enti locali e delle strutture sanitarie, nella cura dei soggetti affetti da Covid-19, sequestrando tutte le cartelle cliniche e le attestazioni dei deceduti in regione. Non solo. Da domani l'associazione sul proprio sito www.codacons.it metterà a disposizione un questionario da compilare per denunciare eventuali difficoltà, omissioni o ritardi nell'erogazione dell'assistenza e delle cure mediche da parte degli organi sanitari della regione.
Il questionario è compilabile anche telefonicamente contattando il numero verde gratuito 800066735 (dalle ore 10 alle 12 e dalle 14 alle 16).